Lui quella doppia sfida del 1987 contro il Real Madrid l’ha giocata con la maglia del Napoli. Saranno dunque affiorati molti ricordi nella mente di Salvatore Bagni, in un’intervista ai colleghi de Il Mattino. Eccone gli stralci più interessanti, raccolti dalla nostra redazione.
La partita. “Ero in vacanza quando seppi della notizia dell’accoppiamento. Pensai subito: “Poveri loro, sono teste di serie ed usciranno al primo turno”. Diego non faceva altro che dirci che ce li mangiavamo. Quelli del Real ci chiamavano mafiosi. Siamo stati noi i vincitori morali di quella sfida. Loro erano il Real, erano stati in vetta al mondo un’enormità di volte. Noi il Napoli, campione d’Italia che riuscì a renderli quasi inermi. Passarono per un vero colpo di c…o, nel vero senso della parola perché Buyo bloccò con il sedere il tiro di Careca al San Paolo. Quel Napoli aveva grande
esperienza, nonostante la prima partecipazione alla Coppa. Nonostante la sfida a porte chiuse c’era grande tensione. Volava praticamente di tutto: Castellini lanciò una borsa che colpì il loro allenatore, lanciavamo di tutto. Loro ci urlavano “mafiosi, mafiosi”. Anche al San Paolo disputammo una gara impeccabile, il punto più alto raggiunto con il Napoli. Quando ho incontrato nuovamente Martin, dopo tutte le botte che ci siamo dati mi disse: “Come sei stato cattivo con me”. In verità non ero stato cattivo, ma volevo solo passare il turno”.
Rimpianti. “Ho sempre pensato che se fosse esistita la formula della fase a gironi già a suo tempo, ne avremmo fatta di strada. Il primo turno, decisivo, arrivò troppo presto per noi. Avevamo un solo match di campionato sulle spalle, la forma non era al top. Maradona? Era deluso come tutti. Posso dire che a distanza di trent’anni, sono sicuro che avremmo meritato noi di passare”.