“Questo è l’anno della sua consacrazione”, parole e musica di Maurizio Sarri. Se lo coccola, Dries Mertens, il tecnico azzurro. L’esplosione del belga ha rappresentato manna dal cielo sapientemente veicolata dai disegni dell’allenatore ex Empoli. Un processo di maturazione studiato ed evidenziato con un modello tattico a misura del belga, in grado di esaltarne tutte le doti finalmente espresse con continuità.
Devastante in questa prima fase di stagione: 10 reti e 7 assist in 20 presenze, la doppia doppia ad un tiro di schioppo, così come il suo record di marcature in azzurro (13 nella stagione 2013-2014). Idolo di un’intera piazza, con cui da sempre vive in simbiosi, finalmente alla ribalta nei palcoscenici più consoni. Quattro reti e tre assist in Champions, l’Europa che si toglie il cappello.
Un ulteriore attestato arriva direttamente dall’Uefa, che esalta il classe ’87 sul proprio sito ufficiale: “Tra i giocatori più decisivi dell’intera fase a gironi c’è sicuramente Dries Mertens, l’esterno del Napoli che in sei partite ha collezionato quattro reti e tre assist. Solo Lionel Messi (10), Edinson Cavani (6) e Robert Lewandowski (5) hanno segnato di più del nazionale belga. Sommando gol e assist, solo Messi (10+2) e Neymar (2+7) hanno ottenuto un bottino migliore. Mertens, però, ha giocato 391 minuti contro i 450 di Messi e i 437 di Neymar.
GOL+ASSIST
Lionel Messi 12 (10+2) in 450 minuti
Neymar 9 (2+7) in 437 minuti
Mertens 7 (4+3) in 391 minuti
Edinson Cavani 7 (6+1) in 540 minuti
Mesut Özil 7 (4+3) in 519 minuti
Eduardo Salvio 7 (3+4) in 474 minuti
Da esterno di attacco, Mertens ha segnato due gol al Benfica nella vittoria per 4-2 della seconda giornata. Da ‘falso nove’ è andato in rete contro il Besiktas alla terza. Entrando dalla panchina ha poi deciso la sfida contro il Benfica a Lisbona all’ultima giornata con uno splendido assist e un gol altrettanto bello.”
Articolo modificato 13 Dic 2016 - 12:01