Trentacinque milioni per Maksimovic e Tonelli, ma senza Koulibaly il Napoli prende tre gol a partita

Uno arrivato in pompa magna, Maksimovic, strappato al Torino per 25 milioni con un tira e molla che ha lasciato attriti tra tutta la dirigenza granata ed il serbo; l’altro arrivato quasi dalla porta di servizio, come ogni acquisto concluso a giugno che si rispetti, ma anche con il placet di Sarri che lo aveva allenato all’Empoli.

Due volti nuovi per la difesa di Sarri, due volti acquistati sopratutto in vista dell’inverno, quando Koulibaly lascerà per la Coppa d’Africa ed Albiol e Chiriches non potranno reggere da soli la baracca. Entrambi però non hanno lasciato il segno, o meglio Tonelli da desaparecido qual era, è ricomparso un paio di settimane fa per giocare con la Primavera, mentre Maksimovic finora ha fatto più danni della grandine.

MAKSIMOVIC: IL SERBO NON INGRANA, E SARRI PREFERISCE CHIRICHES

La difesa del Napoli non può prescindere dalla coppia Albiol-Koulibaly / Graphic by ChartGo

A molti avrà fatto storcere il naso la scelta di Sarri di preferire il rodato Chiriches al fianco di Albiol o Koulibaly, eppure ancora una volta il tecnico toscano ha avuto ragione, anche perché i numeri parlano chiaro: con Maksimovic in campo il Napoli ha perso con Atalanta e Roma, ha pareggiato con Fiorentina e Besiktas in cui ha concesso anche un rigore ed ha vinto soltanto con il Crotone (dove peraltro Nikola ha anche segnato) e col Benfica.

Sono soltanto 8 i punti guadagnati sui 18 disponibili e ben 11 i gol incassati. Con lui in campo soltanto 1.3 punti guadagnati dal Napoli, una miseria per chi era arrivato coi favori del pronostico, e che ora potrebbe ritrovarsi nel ruolo di un Carneade qualsiasi.

In realtà con Chiriches non va molto meglio, perché anche il romeno per intenderci ha regalato 3 gol al Toro, ma anche 3 gol al Besiktas.

In realtà la soluzione dell’intricato problema è semplice, ma purtroppo inapplicabile per il Napoli, ovvero quella di puntare sull’inossidabile coppia Albiol-Koulibaly. Quando i due compagni hanno giocato insieme hanno concesso soltanto 7 reti agli avversari ma in ben dieci gare giocate, facendo si che il Napoli raccogliesse la media di 2.6 punti a partita, quasi la perfezione per intenderci.

TONELLI: CON QUESTI NUMERI DEI COMPAGNI, PERCHE’ NON PROVARLO?

Ovvio che ogni analisi può sembrare superflua, ma in realtà non è così: i campionati si vincono sopratutto in difesa, anche perché altrimenti il Napoli adesso sarebbe campione d’inverno. Ben 40 reti segnate (fanno 102 nel 2016), più di tutti in questa Serie A, anche più di quella squadra che possiede l’ex capocannoniere azzurro.

Ma la difesa è  solo al quinto posto, peggio di Juve, Roma, Milan e Chievo: con questi numeri gli azzurri sono purtroppo condannati a non vincere.

Allora perché non provare Tonelli, che non può avere troppi problemi ad assimilare il ‘Vangelo sarriano’ (per citare Adani), visto che ha già avuto modo di impararlo all’Empoli? L’inevitabile partenza di Koulibaly a gennaio e le sfide di avvicinamento al big match col Real, rendono questo interrogativo più importante di quanto non sembri, e la prossima gara sarà anche senza Albiol. Tocca pensarci.

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