BIGLIETTI NAPOLI vs ABBONAMENTO/ Quando il tifoso di una squadra di calcio decide di seguire i suoi beniamini in maniera continuativa, sottoscrive un abbonamento. L’abbonamento solitamente da diritto non solo al proprio posto riservato allo stadio, ma anche ad altri benefici. Un parcheggio, gadget, premi fedeltà, e possibilmente una struttura all’avanguardia. La segnalazione di un lettore però, abbonato nel settore Distinti del San Paolo, ha riportato in auge un tema. Come sono trattati gli abbonati del Napoli?
Il lettore, da appassionato azzurro e, soprattutto, da spettatore pagante, ha lamentato numerose mancanze. Questo un estratto della sua segnalazione arrivata a SpazioNapoli. “Sono trascorsi appena 4 mesi da quando, l’estate scorsa, tra mille proclami e mille promesse, è stata presentata la nuova campagna abbonamenti per la stagione 2016/2017. Fu allora deciso e annunciato un aumento del 30% rispetto all’anno precedente. Nel mio caso, essendo abbonato al Settore Distinti, l’aumento scellerato dei prezzi ha portato a sottoscrivere un abbonamento di 760 euro (per una media di 40 euro a partita)! L’aumento fu allora motivato dalla presunta necessità di dover equiparare i prezzi del San Paolo a quelli di altri stadi di club di prima fascia.
Va detto, comunque, che le mancanze strutturali del San Paolo non sono attribuibili alla SSC Napoli. Il lettore ha però sottolineato un pessimo trattamento economico da parte della società. Chi ha sottoscritto un abbonamento nei Distinti, infatti, paga mediamente 40 euro a partita. Chi ha comprato i biglietti singoli nello stesso settore, invece ha speso 322 euro per le prime dieci partite in casa fin qui disputate (considerando anche la prossima con la Sampdoria, ndr). Ovvero la media di 33 euro a partita. In pratica chi ha acquistato il singolo biglietto ad ogni partita per il settore Distinti ha risparmiato circa 78 euro rispetto a chi ha sottoscritto l’abbonamento.
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Insomma. Il prezzo medio a partita per i possessori di un abbonamento in Curva sarà di 18,64 euro. Distinti 39,73 euro. Nisida 42,36 euro. Tribuna Posillipo 79,47 euro. E infine tribuna d’onore 158,42 euro. Confrontando questi dati con il costo dei ticket singoli, si può scoprire come non sia per tutti conveniente sottoscrivere l’abbonamento.
Controlliamo ora i prezzi dei biglietti per le prime 9 giornate di Serie A TIM giocate al San Paolo. [N.B. Il primo prezzo indica le Curve, il secondo i Distinti, il terzo la tribuna Nisida e il quarto la tribuna Posillipo]. Napoli-Milan 40/50/60/90 euro. Napoli-Bologna 25/35/45/65 euro. Napoli-Chievo Verona 25/35/45/65 euro. Napoli-Roma 25/35/45/65 euro. Napoli-Empoli 25/35/45/65 euro. Napoli-Lazio 18/25/38/45 euro. Napoli-Sassuolo 7/12/20/30 euro. Napoli-Inter 20/35/45/70 euro. Napoli-Torino 20/35/45/70 euro. Il totale di queste somme porta ad un giudizio univoco: il lettore insoddisfatto non aveva torto.
Anzi. Il ritratto che ne esce fuori mostra disparità che colpiscono anche altri settori del San Paolo. Chi ha acquistato i biglietti singoli in Curva per ora ha speso 205 euro (la media di 22,7 euro a partita). Il possessore di un abbonamento in questo settore quindi ha fino ad ora risparmiato circa 4 euro a match.
Distinti e Tribune invece possono lamentare un trattamento decisamente sconveniente. Acquistando tagliandi singoli nei Distinti si è speso 297 euro (33/partita). Un abbonato ha quindi speso 6,7 euro in più ogni match! Chi ha visto la partita di campionato in Tribuna Nisida ha speso fino ad oggi 388 euro (42,1/partita). In pratica un abbonato ha risparmiato solo 80 centesimi a gara. Infine la Tribuna Posillipo è costata 565 euro (62,7/partita) a fronte dei 79,47 euro in media di un abbonato (circa 16 euro in più a partita).
Certo, siamo solo a metà stagione. Ma sembra proprio che il sistema degli abbonamenti non dia reali vantaggi ai fruitori. Prezzi competitivi, benefit concreti o uno stadio all’altezza di quelli europei. Niente di tutto ciò viene offerto ai tifosi. Se consideriamo poi i prezzi non proporzionati, vien da porsi una domanda. Perché mai un tifoso dovrebbe sottoscrivere l’abbonamento?
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A cura di Fabrizio Novellino e Pasquale Giacometti