La Primavera batte il Verona capolista, decide un goal di Milanese: le pagelle

Un 2017 che comincia nel migliore dei modi per il Napoli di Saurini che oggi, a Sant’Antimo, ha superato il Verona capolista imponendosi per 1-0. Di seguito le pagelle di SpazioNapoli.it. 

Schaeper 6: Dal Verona capolista sarebbe lecito attendersi qualcosina in più negli ultimi sedici metri. La partita di Schaeper trascorre serena, scalda i guantoni soltanto per badare all’ordinaria amministrazione. Attento in uscito, preciso quando chiamato in causa. Nel finale il Verona alza il baricentro, lui – dal canto suo – non trema.

Schiavi 6: Soffre pochissimo, le avanzate degli avversari sono sporadiche e lo impensieriscono difficilmente. In fase di spinta potrebbe dare qualcosa in più, la catena con Della Corte funziona soltanto a tratti. Svolge con diligenza l’ordinaria amministrazione eppure si dimostra ingenuo in una circostanza, perde tempo su una rimessa laterale (malgrado le sollecitazioni dell’arbitro) e si becca un cartellino evitabile.

Granata 6,5: I nomi di Stefanec (11 goal) e Tupta (6) potrebbero intimorirlo. Niente da fare. Il capitano, prossimo ai vent’anni, soffre pochissimo. Il trio d’attacco del Verona non lo punge praticamente mai. E poi è generoso: rimedia una botta nel tentativo di fermare – con una scivolata kamikaze – una sortita offensiva degli avversari. Non si tira mai indietro negli scontri aerei e fa valere il fisico.

Esposito 6,5: Vale lo stesso discorso fatto per il compagno di reparto. La coppia con Granata si dimostra a tenuta stagna: tiene botta contro i temibili avanti del Verona, lotta e vince spesso i duelli. Bene nel complesso e nella situazione d’emergenza. Svolge con diligenza i compiti difensivi, forse potrebbe osare qualcosina in più in fase di impostazione.

Milanese 7: Match winner. L’emergenza in difesa lo costringe a spostarsi sull’out mancino, in un ruolo inedito. Lui, che ha cominciato la carriera in mediana per poi spostarsi in difesa, si dimostra pronto a tutto. Soffre con il contagocce (anche perché il Verona dalla sua parte attacca sporadicamente), spinge con intelligenza senza strafare e andare oltre le proprie possibilità. Suo il goal partita: spiovente insidioso e pallone nel sacco. Bravo e fortunato. Nel finale torna nel ruolo di centrale.

Basit 6: Svolge il suo consueto lavoro sporco. Nell’ombra, sovente. Lotta e governa, non osa in impostazione ma dà il suo solito contributo. Si fa notare, in avvio, in fase offensiva: colpo di testa e palla alta. Peccato. Per il resto bada al sodo, alterna compitino e palloni strappati. Non sfigura, ma potrebbe osare di più.

Otranto 6: In cabina di regia è il solito smista-palloni diligente. A tratti mette da parte le sue qualità di regista per lottare in mediana. Il goal, per certi versi, nasce dal suo piede: bello il calcio di punizione che Carletti devia in corner. Sull’azione successiva è Milanese a portare in vantaggio il Napoli. Certezza in mediana malgrado l’emergenza, si conferma elemento imprescindibile per lo scacchiere di Saurini. Cala nel finale di sofferenza.

Acunzo 6,5: La classe è la solita. Lui, dal canto suo, la sfoggia interamente nel primo tempo. Spinge, crossa, attacca e difende. Combina spesso e bene con Russo: i pericoli del primo tempo nascono tutti dalla catena di sinistra. Nella ripresa mette da parte la qualità per badare il sodo. Si difende con le unghie e con i denti nel finale di partite, calando per questioni fisiologiche.

Della Corte 6: Non è un titolarissimo e – soprattutto – deve far fronte all’assenza di Liguori. Trascorre il primo tempo in ombra, tocca pochissimi palloni e si fa vedere con il contagocce. Nella ripresa cresce, dando una mano con in fase difensiva e acquisendo maggiori certezze. Esce nel finale per infortunio. (Dal 72′ Catavere s.v.)

Gaetano 6: Classe 2000 prestato alla Primavera dagli Under 17. Per emergenza, sì, ma soprattutto per meriti. Di stoffa e di talento ne ha da vendere, l’ha dimostrato tutto nella trafila nella “Cantera” azzurra. Il futuro gli sorride. L’esordio rivela una partita dalle due facce: in ombra nel primo tempo, si muove poco ma riceve pochi palloni giocabili. Nel secondo tempo cresce non poco: va vicino – soprattutto – al goal con un’azione personale. Sarebbe stato un esordio memorabile. Segnatevi il nome: lo rivedremo spesso da queste parti. (Dal 82′ Riccio s.v.)

Russo 7: La classe è pura, genuina. C’è e straripa. Nel primo tempo è l’unico a fare breccia nella difesa del Verona. Combina bene con Acunzo, spinge tanto e tenta – con successo – la giocata personale. Ha la classe del predestinato, dovrebbe – però – migliorare alcuni aspetti. Ha il vizio di portare troppo palla. Perdonabile, con prestazioni del genere. Un goal sarebbe stato il coronamento ideale. Classe ’99, ha conquistato la Primavera in breve tempo: il futuro è tutto dalla sua parte. (Dal 88′ Micillo s.v. Classe 2000, anche per lui si tratta dell’esordio. Rimedia un giallo in pochi minuti).

Saurini 6,5: La partita non è delle migliori. Gara bloccata, da 0-0, decisa da una palla sporca che s’insacca alle spalle del portiere. Ha, però, il merito di schierare una squadra stoica e a tenuta stagna. Sopperisce con maestria alle pesanti assenze di Liguori, Negro, D’Ignazio e De Simone e porta a casa l’intera posta in palio contro la capolista. La rincorsa ai play-off non è utopia.

Dagli inviati a Sant’Antimo Vittorio Perrone e Pasquale Giacometti. 

 

 

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