Mughini: “Ammiro Napoli, ma è una città che guarda solo al passato. Lo spettacolo di Diego? Una pacchianata!”

Dopo le provocatori dichiarazioni nella trasmissione di Italia 1, “Tiki Taka, il giornalista catanese, Giampiero Mughini, dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno,  ha rincarato la dose su Napoli e lo spettacolo “Tre volte Dieci” che ha visto protagonista Diego Armando Maradona, al Teatro San Carlo, lunedì sera:

“Conosco bene e ammiro la grandezza di Napoli. Che, tuttavia, lo confermo, resta una città che guarda indietro. Il problema è che i napoletani sono troppo napoletanisti. Cosa significa? Che sono eccessivamente fanatici della napoletanità. Chi non si dimostra sufficientemente fanatico viene fatto passare per uno che getta vuole gettare ombre sulla città. 

Non mi sentirei di definire lo spettacolo una pacchianata, diciamo che si è trattato di una festa popolare e, come tale, un po’ innocua e un po’ scadente. Scadente perché una città alle prese con tanti problemi incalzanti non può entrare in uno stato di estasi per un campionissimo del passato. L’estasi è qualcosa di raro, che si può provare poche volte nella vita, per una donna, ma non per tutte, o per un’opera d’arte.

San Carlo? Si è trattato di una scelta fuori misura. Del resto, anche Napoli è una città un po’ fuori misura. Una città che pensa che Maradona sia un santo, mentre è stato solo un giocatore divino che spesso parla a vanvera e che avverte una continua e smisurata necessità esibizionistica. Cittadinanza onoraria? Se pensiamo a chi hanno fatto cavalieri della Repubblica ci può stare”.

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