Quella andata in scena alla ‘Scala del calcio’ è stata una gara eccezionale sotto tutti i punti di vista. Non perché il Napoli ha battuto un Milan, rispetto al quale è di gran lunga superiore almeno nelle individualità in campo, ma perché la gara ha dato due responsi inequivocabili.
Si comincia dall’aggettivo ‘eccezionale’: ovvero che costituisce eccezione rispetto a una norma, che deroga a una norma”. Rappresenta infatti un’eccezione che il Napoli non domini la partita, non tenga il pallino del gioco saldo in mano e non esprima il gioco-capolavoro impartitogli dal suo tecnico. I dati sugli azzurri sono inequivocabili: il Milan tiene la palla per più tempo durante la gara (56% m -43% n ) ed effettua più passaggi (549 m – 387 n).
Anche le statistiche dei singoli sembrano non mentire: Jorginho, il miglior palleggiatore della scorsa stagione per numeri e percentuali di riuscita, passa il pallone ai compagni soltanto 46 volte, a fronte ad esempio di Sosa (62), che al Milan è poco più di un gregario.
Eppure? Eppure il Napoli riesce a portare a casa una gara ostica, difficile, sporca, con la tenacia dei suoi uomini che hanno veramente gettato il cuore oltre l’ostacolo, finendo la gara coi crampi. Per questo urge una considerazione sulla seconda accezione del termine ‘eccezionale’ in salsa napoletana.
Il secondo significato dell’aggettivo della serata azzurra invece va inteso in senso più ampio, come un intero percorso compiuto da una squadra in crescita continua: ‘eccezionale, ovvero straordinario, formidabile. Detto di una persona o di un’impresa superlativa”.
La domanda che, dopo i festeggiamenti post-partita, si saranno posti i tifosi azzurri è se adesso il Napoli è veramente una grandissima squadra, in grado di ambire allo scudetto? Nonostante la parola che fa riferimento al tricolore sia quasi un tabù per le società che ad esso aspirano, il Napoli può finalmente permettersi di nominarla senza paura.
La squadra di Sarri dimostra di saper vincere con continuità, soffrendo a Milano, o anche dilagando a Cagliari. La Juve con la Fiorentina ha dimostrato di poter inciampare ( quest’anno le sconfitte in trasferta sono già 4), ed il Napoli l’aspetta per la rivincita al San Paolo.
Arrivare a quella sfida con il minimo distacco sarà l’obiettivo primario, poi ci saranno i bianconeri e lo stadio partenopeo potrà finalmente vendicare Zaza ed il gol che un anno fa spensero i sogni azzurri.
Citando una vecchia battuta di un famoso tifoso milanista, si potrebbe dire che il Napoli si sia dimostrato “Ecceziunale veramente!”
DAVIDE LIMATOLA