Ritmo, ritmo, ritmo: la parola chiave del Napoli di Sarri. Un volume di gioco di tale portata può costruirsi solo a ritmi elevatissimi. Gli azzurri contro la Fiorentina impiegano qualche minuto per carburare, ma non appena trovano l’armonia giusta inizia la danza. E non ci si ferma più. I partenopei giocano per tutti i novanta minuti a ritmi elevatissimi, e quel che più sorprende è la costanza: quasi mai si abbassa l’intensità, se non in occasioni ben studiate e previste.
Un Napoli che riesce anche a individuare e ad alternare le fonti di gioco nella manovra offensiva. Zielinski e Diawara, infatti, si dividono i compiti di impostazione di gioco in zone basse di campo. Una differenza rispetto a quando in campo c’è Jorginho. Il regista italo-brasiliano è quasi sempre l’unica fonte di gioco, mentre in assenza di quest’ultimo Sarri preferisce distribuire sui vari elementi del centrocampo il compito di impostazione.
Altra novità (ma nemmeno poi tanto) è l’atteggiamento difensivo degli azzurri. Contro la Fiorentina, infatti, si è visto un abbassamento della linea di tutti e tre i reparti (e quindi della squadra), scelta dettata, forse, anche dall’esperienza in campionato contro i viola.
Una nota a parte merita Nikola Maksimovic. Il difensore ex Torino contro i viola disputa una gara di buona qualità soprattutto in fase di possesso palla. In fase negativa, ancora tanti gli errori: troppa attenzione all’uomo e poco alla palla; qualche uscita fuori tempo. Può e deve migliorare, visto l’investimento e viste le qualità individuali del calciatore.
FONTI DI GIOCO ALTERNATIVE – Come detto, il Napoli in assenza di Jorginho, cerca di distribuire i compiti di impostazione del gioco basso sia su Diawara che su Zielinski:
LINEA DIFENSIVA DEL NAPOLI – Sono due le armi messe in campo dagli azzurri in fase di non possesso. Innanzitutto, i padroni di casa portano un gran numero di uomini in zona palla per evitare che i viola possano creare superiorità numerica in palleggio:
La seconda arma è quella di tenere i reparti bassi rispetto a quello che è il solito atteggiamento del Napoli di Sarri. E quello di stringere i reparti creando una sorta di 4-5-1:
MAKSIMOVIC BENE IN FASE DI POSSESSO, UN PO’ MENO SENZA PALLA – Il centrale serbo ha mostrato una serie di passi in avanti anche contro la Fiorentina. Ci sono, però, ancora alcuni angoli da smussare. Non riesce ancora a tenere la concentrazione sul pallone anziché sull’uomo; a volte – ed è una prerogativa della difesa a tre – abbandona la linea per cercare l’anticipo; ancora gli capita di non marcare benissimo la zona. Tutti dettagli che – va detto – verranno limati solo giocando:
GOAL NAPOLI – Gli azzurri sbloccano la gara al 71′ con il solito Callejon. L’azione della rete, decisiva ai fini del risultato, mostra qualche novità ma anche i princìpi ormai solidi del Napoli:
Salvatore Nappo