Roberto Insigne ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini de Il Mattino. Eccone alcuni stralci:
“Sarri? Mi ha insegnato tanto ed è giusto che tutti ne parlino così bene. È umilissimo fuori dal campo. Mi diceva sempre di giocare la palla e attaccare la profondità. Ho imparato tanto da Callejon perché ero in coppia in ogni allenamento con lui. Anche adesso provo a fare sempre i suoi movimenti che sono talmente particolari che qui alle volte i miei compagni non mi capiscono. Il mio sogno è quello di giocare un giorno titolare con mio fratello. Il suo rinnovo? Lorenzo è pronto per rinnovare e vuole diventare una bandiera del Napoli. Il nostro rapporto? Il classico tra duefratelli che si adorano. Mi faccio sempre dare molti consigli da lui. Ci siamo sentiti prima del Milan, lui mi ha fatto i complimenti per l’esordio col Latina.
Credere nei giovani? Napoli è unica: per un giovane è più facile giocare all’Atalanta o al Sassuolo perché a Napoli i tifosi pretendono molto. Quindi capisco se l’allenatore magari preferisca tenere fuori un ragazzo giovane. Latina? Sono entrato subito in sintonia con l’allenatore e con la nuova società. Vivarini fa giocare bene e crede nei giovani. E per fortuna ho trovato un gruppo eccezionale. Come ho vissuto gli ultimi mesi? Bene perché ho sempre avuto la fiducia da parte di Sarri e del direttore Giuntoli. In realtà è stato proprio l’allenatore a non volermi far andare via in estate e so che avrebbero voluto tenermi anche in questa sessione di mercato, ma era giusto che andassi a giocare con continuità. Il Real Madrid? C‘è stato grande entusiasmo. Tutti nello spogliatoio lo volevano: a partire da Reina, Albiol e Callejon e non tanto perché sono ex ma perché volevano mettersi a confronto con una squadra fortissima”.