La partita di ieri ha lasciato l’amaro in bocca a tutti. Dopo la sconfitta della Roma contro la Sampdoria, il Palermo al San Paolo sembrava l’occasione perfetta. Occasione per agganciare i giallorossi e andare a prendere un secondo posto in campionato. Invece Napoli-Palermo si è trasformata in un incubo. 1-1 dopo un assedio durato 96 minuti e infinite occasioni sprecate. Tra i fattori da analizzare del match al San Paolo vi è la prestazione di Leonardo Pavoletti.
NAPOLI PALERMO PAVOLETTI: SARRI HA RAGIONE
Pavoletti è entrato al minuto 63 per sostituire un buon Jorginho. Dopo un primo test contro la Fiorentina, ieri altri minuti ed esperienza per l’attaccante nella nuova squadra. 34 minuti di gioco che però non sono serviti a sbloccare la partita e il ragazzo. I numeri parlano chiaro: 1 tiro in porta tentato (colpo di testa), 7 palloni in totale toccati e una sola assistenza ai compagni. I cross non sono certo mancati, 21 in totale, ma con il suo ingresso in campo sono diminuiti. Evento inspiegabile se pensiamo che Pavoletti sia alto 189 centimetri e, il colpo di testa poteva essere un’arma micidiale. Ma Sarri in conferenza stampa è stato chiaro: Leo ha bisogno di tempo, torna da un infortunio e ha cambiato squadra da poco. Dando uno sguardo allo schema fornito dalla lega Serie A è chiaro come il numero 32 azzurro occupi una posizione particolare. Posizione meno compatta rispetto agli altri compagni di squadra e decisamente più avanzata.
QUANTO TEMPO HA IL NAPOLI?
Innegabili le differenza con il Genoa. Passare da un 3-4-3 ad un 4-3-3 non è cosa da poco. Passare da una squadra che ti usa come perno in attacco ad una che gioca palla a terra facendo del possesso il suo credo è difficile. Così mutare in corsa al 4-2-3-1 ha mostrato come (involontariamente) Pavoletti e Mertens andassero a scontrarsi, sinonimo che alcuni schemi sono nuovi per tutti. I due punti persi però non sono cosa da poco, soprattutto pensando all’avversario affrontato più vicino alla retrocessione che allo scudetto. Sarri ha ragione, serve tempo. Ma il Napoli quanto tempo ha? L’Inter si avvicina, un marzo di fuoco non può essere certo evitato. Se il numero 32 rappresenta una variante tattica importante nel gioco azzurro, bisogna che inizi a fare la differenza da subito. 16 milioni di motivi spingono in questa direzione…
Clicca QUI per scaricare la nostra app per IOS e Android