Nella conferenza stampa post-partita è intervenuto l’allenatore azzurro Maurizio Sarri. Il mister è apparso particolarmente scontento del risultato negativo collezionato al San Paolo. In particolare ha sottolineato il poco interesse della Serie A all’estero e l’importanza di Pavoletti come variante tattica. Queste le sue parole:
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“ALL’ESTERO LA SERIE A NON SI VENDE”
“Giocare contro il 10-0-0? In Italia siamo abituati a dire che hanno fatto la loro partita. Motivo per il quale il calcio italiano all’estero non si vende più. Ma noi dobbiamo pensare a noi stessi. La squadra ha preso goal dopo quattro minuti in una delle rarissime occasioni degli avversari. Non abbiamo perso la testa, solo nei minuti finali. Rimane il rammarico di non aver sfruttato dodici-tredici occasioni da goal. Non siamo preoccupati, abbiamo creato più che in altre occasioni. Zielinski fuori dall’inizio? Veniva da una partita dispendiosa. A centrocampo abbiamo possibilità di rotazione più ampie, mi sembra giusto portarli a marzo nelle condizioni ideali. Poi la partita si è messa in un altro modo e Zielinski ha fatto i suoi 35-40 minuti. Pavoletti? In situazioni come queste può darci una grande mano, La squadra deve abituarsi a lui. In questi due anni la squadra non è stata abituata a crossare la palla a due metri di altezza. Quando è entrato ho avuto l’impressione di chi non è abituato a giocare in quel modo. Però non dimentichiamo che col cambio modulo abbiamo segnato dopo quattro minuti“.
“NON SIAMO STATI SUPERFICIALI, VOGLIO RIVEDERE LA GARA”
“La Roma? Abbiamo perso un’occasione, noi abbiamo obiettivi settimanali. Non ci interessano le altre, ci interessa non aver vinto oggi. Andiamo a casa con l’amaro in bocca, 12 palle goal a 1, ovvio andare a letto con un filo di giramento. L’unica cosa da valutare è vedere se il goal preso dopo 4 minuti sia imputabile alla leggerezza dell’entrata in campo. Mertens prevedibile? Non sto insistendo su Mertens, il tridente leggero mi piace anche e i numeri in campionato lo dicono. Pavoletti è entrato perché ci serviva più fisico. Troppi pareggi? Con la mentalità siamo a buon punto. Speriamo mettano gli shoot-out come dice Van Basten. Se compri gente che viene dal Rea Madrid di 29 anni è ovvio che hanno una mentalità diversa. Se prendi giovani di squadre di fasce più basse la mentalità la devi costruire. Se riusciamo a unire le componenti di mentalità e qualità possiamo diventare una squadra vera. Approccio alla partita? La superficialità poteva venire dalla classifica e uno tirava delle conclusioni. Ma il Palermo in trasferta è una squadra da metà classifica quindi era una partita difficile. Non credo siamo stati superficiali perché non siamo andati in confusione. Voglio rivedere la partita“.