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Andrea Conti ha stregato l’Italia e il Napoli: sarà asta tra le big, l’Atalanta ha già fissato il prezzo

Correre è una virtù. E sia ben chiaro: non si tratta di scappare. Più che altro d’inseguire. Un sogno, principalmente, nei virtuosismi della mente. Macinare chilometri di campo va ben oltre, è un’attività pratica che si presta soltanto a determinati soggetti. Perché i polmoni e le gambe hanno ritmi raddoppiati quando si tratta di correre a perdifiato. Andrea Conti ha imparato a cavalcare l’out destro nella scuola di calcio e di vita di Zingonia, quel piccolo paradiso che fa da settore giovanile all’Atalanta.

LA CARRIERA DI ANDREA CONTI

Talenti in erba, che la calpestano e la percorrono. Andrea Conti, Zingonia, l’ha lasciata nel 2013, dopo una trafila di dodici anni. Era arrivato all’Atalanta alla tenera età di sette anni, nel 2001, ed è partito a 19. Soltanto temporaneamente, però, perché l’Atalanta nei suoi giovani crede eccome. Due anni di prestito: il primo, da sedici presenze, al Perugia. Il secondo a Lanciano (24 apparizioni).

La Dea decide che è pronto e lo richiama alla base. Il resto è storia recente, storia d’un ragazzo che si è imposto nel campionato italiano con la sola forza del merito. Certo, agli inizi si è dovuto accomodare in panchina, da riserva. Poi s’è tramutato in un titolare aggiunto. Poi, beh, inamovibile nello scacchiere attuale di Gasperini. Che l’ha trasformato in un quinto (e spesso quarto) di centrocampo. Attacca e difende. E bene, tra l’altro. La garra del terzino è rimasta intatta, il cinismo dell’assist-man l’ha acquisito con il trascorrere dei mesi.

L’abilità maggiore è quella di andare sul fondo e crossare. Il sogno di ogni centravanti appostato in area. Però è abile nell’inserimento senza palla, a mo’ di sintesi tra il Maggio dell’età dell’oro e il Callejòn attuale. E lo score, con l’avanzamento di posizione, ringrazia: due reti lo scorso anno (in 14 presenze), altrettante nella stagione corrente, dove le apparizioni sono ben 19. E il futuro? Già, il futuro è un’incognita.

L’ATALANTA FISSA IL PREZZO, IL NAPOLI C’È

Una certezza, forse, c’è: Andrea Conti è pronto per una big. L’Atalanta, in questo senso, è d’accordo: non farà muro, non si opporrà alla cessione. Cercherà, però, di monetizzare al massimo. La policy della dea, in fondo, è ben nota. Grassi ha aperto una tradizione che si è rinnovata, quest’anno, con Gagliardini e Caldara. E che proseguirà in estate con Kessié e Conti, per l’appunto. Secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, la dirigenza atalantina avrebbe fissato il prezzo per cedere alle lusinghe delle big: 15 milioni. Come base d’asta, ovviamente. 

Perché la concorrenza è spietata: Conti ha attirato su di sé le attenzioni di mezza Italia e d’Europa. C’è anche il Napoli, che monitora e segue, forte dei rapporti con l’Atalanta e con il procuratore Giuffredi (ha portato a Napoli, con risultati diversi, Valdifiori e Hysaj). Ci sono, però, anche Juventus e Inter. Inserimenti a sorpresa, ma neanche troppo. E poi Roma e Chelsea, che lo seguono – in modo defilato – da tempo. Sarà una bella lotta. Sarà interessante, soprattutto, capire chi vincerà la corsa. Andrea Conti non scapperà. Ormai è pronto a correre verso una nuova meta.

Vittorio Perrone (@pervi97)
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Scritto da
Vittorio Perrone