Sarri e il tifo per il Napoli: “Tifosissimo degli azzurri. Da bambino credevo fosse normale tifare per squadra della propria città”

Non è poi così scontato tifare per una squadra che non è parte della tua vita quotidiana, parte della tua crescita. Specie se questa squadra non è una delle tre storiche sorelle del campionato italiano (Juve, Milan e Inter), ma una squadra del sud, spesso bistrattata da critica e giornali. Ma può accadere, e quando accade è ancor più emozionante.

Questa rappresenta la perfetta storia di Maurizio Sarri, tecnico toscano cresciuto a Figline Valdarno, ma di genitori campani, che si dice tifoso del Napoli fin dalla culla, durante l’intervista rilasciata a Paolo Condò, per Sky Sport: “Da bambino ero tifoso del Napoli, ma anche dopo, ho visto delle gare di Diego al San Paolo, avevo già 26 anni”.

La Fiorentina, l’altra squadra che inevitabilmente ha lasciato tracce nella storia del tecnico: “Tanti zii erano tifosi della Fiorentina, quindi vedevo anche i viola, sono le squadre della vita. Una rappresenta la città dove ho vissuto, mio nonno abitava a Piazza Alberti che è 400 metri dallo stadio di Firenze, e Napoli dove sono nato. Da bambino ero convinto che fosse logico tifare per la città dove si è nati. Quando ero piccolo ero l’unico tifoso del Napoli lì, ma poi sono venuti altri ed eravamo di più (ride, ndr)”.

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