Dopo 119 giorni senza il suo centravanti, il Napoli è pronto a riabbracciare Arkadiusz Milik, convocato per la trasferta di Bologna. L’attaccante ha condiviso sui social tutta la sua gioia con un urlo alla ‘Fred Flintstone’. La stessa reazione che, probabilmente, hanno avuto anche i tifosi apprendendo l’attesa notizia.
Il polacco, infatti, è mancato molto alla piazza partenopea, soprattutto nel periodo appena successivo al suo riposo forzato. I numeri, però, dicono che è mancato meno in campo. O meglio, che la sua assenza non è stata propriamente negativa per la squadra di Sarri.
Nell’attesa di rivederlo protagonista, analizziamo un po’ di cifre e statistiche prima e dopo l’infortunio di Milik.
Questo post in breve
Andiamo con ordine, partendo dal Campionato. Milik ha giocato 332 minuti in 7 partite. Con lui in campo il Napoli ha realizzato 14 reti, di cui 4 portano la sua firma (due doppiette contro il Milan e il Bologna al “San Paolo”); ne ha subite 6. Con un differenza reti di +8 e un media gol esattamente di 2 a partita, il Napoli si era piazzato in seconda posizione in classifica. Per Milik, invece, una realizzazione ogni 83 minuti.
In Champions League, poi, il calendario ha visto disputarsi prima dell’8 ottobre – data di Polonia-Danimarca e dell’infortunio del già super promettente attaccante azzurro – due match, in cui la squadra di Sarri ha fatto bottino pieno grazie a 6 reti realizzate (la metà proprio da Milik!) e solo 3 subite.
Tra campionato e Champions, dunque, il Napoli ha registrato dal 21 agosto al 2 ottobre una media goal del tutto invidiabile: una rete segnata ogni 40,5 minuti. Milik, invece, ha firmato il tabellino dei marcatori ogni 72 minuti.
Dal 15 ottobre è stato un altro Napoli; ma solo all’inizio. La squadra ha dovuto abituarsi ad un cambio modulo forzato, causa – ma non certamente l’unica – di punti persi un po’ in Campionato e un po’ in Champions League. Eppure, le statistiche non sono così avverse al Napoli post-Milik.
In campionato, infatti, i partenopei hanno realizzato da allora 34 goal, subendone 19, per una differenza reti di +15 e, soprattutto, con una media goal che indica una marcatura ogni 39 minuti circa, più di 2 a partita (2,26).
In Champions la situazione è stata più o meno la stessa: all’inizio si è faticato, ma i fatti e i numeri hanno dato ragione agli azzurri che, seppur orfani dell’attaccante polacco, hanno messo a segno 5 reti in 4 partite, subendone altrettante. In Europa la media goal dice uno realizzato ogni 72 minuti.
Dopo l’infortunio di Milik, il Napoli ha dovuto affrontare anche le due sfide di Coppa Italia, prima contro lo Spezia e poi contro la Fiorentina. Hamsik&Co. si sono guadagnati l’accesso alla semifinale segnando 4 reti; la porta è stata violata solo una volta.
In questo percorso post-Arkadiusz, la squadra di Sarri è riuscita perfino a migliorare la media realizzativa: 1 goal ogni 44 minuti circa, grazie ai 43 siglati.
Per quanto riguarda la situazione “classifica”, con Milik ancora nella sua forma migliore il Napoli ha conquistato 14 punti, esattamente 2 a partita.
6, invece, i punti in Champions League in 2 gare.
31 quelli racimolati in, nonostante qualche scivolone evitabile, per una media di 2,06 a partita.
In Champions, 5 punti in 4 partite, quanti sono bastati per superare la fase a gironi e accedere agli ottavi di finale.
2 su 2, come già detto, le vittorie in Coppa Italia.
Le cifre generali danno motivo di sorridere a Sarri e ai suoi uomini: nonostante l’assenza di Milik, l’attaccante che avrebbe dovuto sostituire e magari superare in realizzazione Gonzalo Higuain, il Napoli è riuscito perfino a migliorare qualche statistica.
Non si può di certo dire che il forzato riposo del centravanti non sia pesato negli equilibri azzurri, ma, forse – e per la gioia dei tifosi napoletani – solo psicologicamente, come le prime débâcle post-infortunio dimostrano. I numeri, però, dicono che il sacrificio nell’adattarsi ad un nuovo assetto ha dato i suoi frutti.
Non è lecito chiedersi dove sarebbe potuto essere questo Napoli con Milik in campo. I fatti dicono che è in piena attività in campionato, avanti in Champions League e pronto a dar battaglia in Coppa Italia. E i fatti dicono pure che con i “se” non si va da nessuna parte. Quindi, inutile addentrarsi in dubbi e ipotesi che è impossibile scandagliare. Per i tifosi azzurri è meglio godersi quel che di buono è stato fatto dalla loro squadra e lasciare ad Arkadiusz Milik la risposta ad una nuova domanda: “Dove andrà questo Napoli con il centravanti polacco in campo?”