L’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, ha così parlato nel post-partita di Napoli-Genoa, analizzando la vittoria convincente contro la squadra rossoblu:
“Zielinski ha fatto una buona partita, ha talento e ottime qualità fisiche, può essere uno dei centrocampisti più forti d’Europa nel futuro. Appena acquisterà consapevolezza dei propri mezzi diventerà importantissimo.
Il Genoa è partito fortissimo nella nostra metà campo, ci ha creato difficoltà. Stavamo sbagliando molto anche per la loro pressione che poi è scesa negli ultimi 15′ del primo tempo.
Secondo tempo da squadra matura, giocando un buon calcio e non concedendo nulla. La considero una buona partita.
Alla pari col Real? E’ dura da dire e anche da prevedere. Noi siamo dentro due competizioni dove abbiamo pescato i campioni d’Italia e d’Europa in carica.
La squadra sta bene, poi è da vedere se siamo in condizione di passare il turno, lo vedremo mercoledì e nella partita di ritorno.
Real? Non li ho neanche visti, li analizzeremo con tutto lo staff. Hanno grandissimi giocatori, di livello mondiale, c’è da sperare di stare benissimo ed essere in condizione di potersela giocare.
La squadra comincia ad avere mentalità e a sapersi estraniare dall’esterno, è stata una partita che ha dimostrato che eravamo concentrati col Genoa.
Penso che i giocatori siano vogliosi di vedere a che punto sono con certe squadre. Ma che abbiano la presunzione di essere alla pari o superiori no. Dobbiamo giocare con un pizzico di timore e sfrontatezza in certi momenti della partita.
Zidane ci sta già studiando? Ha più tempo! (ride ndr).
Giaccherini? Ha dimostrato professionalità, non molla mai. Ha raggiunto una condizione fisica che prima non aveva.
E’ arrivato tardi dagli Europei, ha faticato a trovare la condizione ideale anche per via di qualche infortunio.
Adesso sta bene e sta facendo gol, è importante averlo ritrovato a questi livelli. Ci darà qualcosa nel prosieguo a partire da stasera.
Rispetto all’anno scorso ho cambiato poco, particolari dettagli, allenamenti personalizzati. Abbiamo ruotato più giocatori, la squadra sta bene ma anche l’anno scorso di questi periodi lo era.
Quest’anno per caratteristiche abbiamo più accelerazione, perché i tre davanti sono di grande velocità, che sia Callejon o Giaccherini.
Anche Zielinski lo è, e penso siano caratteristiche leggermente diverse e con un pizzico di cilindrata in più dell’anno scorso.
Non tradire i napoletani? Darei tre anni di lavori socialmente utili a chi fa il fantacalcio.
Io monogamo? Mi verrebbe da dare una risposta che in televisione non posso dare.
Sono innamorato di Napoli, qui sto benissimo. Ma è anche vero che nel calcio di certezze non ce n’è sono, dipende solo dai risultati”.
SKY – “La partita col Genoa? Partita sofferta, soprattutto il primo tempo. Abbiamo fatto un buon secondo tempo, non abbiamo concesso niente. Una partita serie e matura, lo considero un passo in avanti. La partita col Real? Pensavo di parlarne martedì in conferenza stampa, tu non vieni a vederla? (sorride ndr).
Comunque giocheremo contro i campioni del mondo non va bene il timore. Va bene un pizzico solo per stare attenti e concentrati ma le partite timorose contro queste squadre diventano rischiose.
Mertens? Lui è un giocatore che se fa movimento e inizia a giocare con la squadra, i momenti per essere devastante li trova sempre. Sa esaltarsi e trascinare anche i compagni. Solo che a volte quando si esalta dimentica tutto può fare tutto e può fare goal.
Meglio da centravanti che da ala? Parliamo di un ragazzo che da attaccante centrale in 12 partite ha fatto 16 goal. Non posso far finta di nulla se mi sta dando questo. Lui può fare anche l’ala, in fondo questo ruolo è una scoperta recente.
La mia faccia a fine primo tempo? Era quella di una che non fumava da un’ora. Poi ho detto a loro che non stavamo creando nulla. Ho detto poi a Insigne di andare più fuori dal centro per far entrare Hamsik.
Come entrerò al Bernabeu? La risposta che voglio darti non posso dartela. Sicuro sfrontati, il timore può solo fare male”.
RAI – La squadra rischiava di pensare al Real? Fondamentalmente era un rischio palese, vedendo i ragazzi in allenamento però ero abbastanza sicuro che la gara l’avremmo affrontata in maniera seria. Abbiamo capito quando bisognava attaccare con un uomo in meno e difendere con un uomo in più.
La squadra da la sensazione di stare bene fisicamente e mentalmente e a Madrid andremo a vedere chi siamo e se siamo in grado di stare in partita. Non lo sappiamo neanche noi, tocca vedere.
Loro giocano con 11 campioni sono tutti giocatori di livello straordinario, anche qualsiasi nazionale perderebbe nettamente contro di loro.
Spero che i ragazzi abbiano una faccia di bronzo tale da giocarsela e non essere timorosi. Mertens giocherebbe titolare al Real? Ad oggi giocherebbe titolare ovunque.
A centrocampo chi giocherà? Sinceramente ancora non ci ho pensato, ma ho risparmiato una fetta di partita a Marek che sarà uno dei titolare, per gli altri due centrocampisti voglio vedere il livello di freschezza martedì mattina.
Non ci ho pensato perché non volevo che il pensiero mi condizionasse la gara di stasera, perché se alla squadra trasmetto che sto pensando al Real, la gara non sarebbe stata presa nello stesso modo.
Lavorare sui giocatori a livello psicologico? Bisogna solo evitare la paura, che non deve mai venire fuori”.
Articolo modificato 10 Feb 2017 - 23:42