Lorenzo Insigne ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport soffermandosi su vari aspetti. Il talento partenopeo ha parlato della gara contro il Real Madrid, sull’incontro con Diego Armando Maradona e sulla sua rete. Queste le parti più interessanti:
“Peccato che il vantaggio sia durato così poco. Ma quando sei in campo non ti rendi conto del tempo che passa, si pensa ad altro. Ma ci tengo ad aggiungere una cosa: io non sono così pessimista, il 3-1 condiziona il giudizio. Cosa ho pensato al goal? È successo tutto così velocemente: Hamsik che mi dà il pallone con il contagiri, io che vado in profondità. Ho guardato Navas e mi è sembrato fuori dai pali e malmesso. Ho calciato dando forza ma anche traiettoria, diciamo che sono stato anche fortunato”.
“La telefonata con Cassano prima della gara? Mi ha detto di non pensarci. È stato davvero carinissimo, con lui ho un rapporto sincero, di amicizia. Abbiamo parlato anche di altro, non solo della gara. La tensione era già tanta. Maradona negli spogliatoi? È stata un’emozione unica. Lo guardi e ti rendi conto di avere di fronte il più grande del calcio. Ci ha detto poche cose: ‘fate quello che non è riuscito a me, sono passati trent’anni, ora tocca a voi’. Ci abbiamo creduto poco? Non abbiamo giocato male, siamo stati diversi da quelli soliti. Ma non per paura”.
“Il miedo scenico ha fatto la differenza? Non credo, è stato altro a fare la differenza: per esempio, l’abitudine a giocare certe gare. Loro ce l’hanno nel Dna, hanno vinto tutto, ne hanno vissute a centinaia. Noi siamo sulla buona strada, ma dobbiamo crescere, servono sconfitte come queste. Siamo in corsa su tre fronti, perché Napoli-Real Madrid sarà tutto diverso. Vi stupiremo. Ritroveremo noi stessi, e il gioco che ama la gente. E poi non abbiamo giocato così male come può sembrare dal 3-1. È un sogno quindi? Certo, io voglio vincere ancora, ma non dico cosa. Ho voglia di altri trofei con questa maglia”.