Quagliarella fuori dal tunnel, con il gol simbolico della rinascita. Lo aveva raccontato ieri, quasi in lacrime, lo stesso Fabio Quagliarella, che spiegava anche il suo allontanamento da Napoli. Oggi ha preso parola il padre dell’attaccante stabiese, che ha parlato a Radio Marte con queste parole: “Giocare come ha fatto Fabio in questi anni è molto difficile. Per giocare bene tocca avere una mente sgombra e lui viveva questo incubo, che ha martoriato tutti noi”.
Poi si esprime sulla sentenza comminata allo stalker (un poliziotto della polizia postale) che lo perseguitava: “Questa è stata la causa del suo addio al Napoli. Siamo contenti della pena di 4 anni e 8 mesi, non poco per un poliziotto”.
“Quando ricevemmo la chiamata del Napoli eravamo entusiasti, perché eravamo e saremo sempre tifosi del Napoli. Lo stalker lo screditava in ogni modo, anche con lettere minatorie. De Laurentiis? Non so se in America ha seguito la vicenda o se n’è fregato”.