Si è giocata ieri sera l’attesissima (sembra ironico, ma nell’era dei media è stato davvero così) partita di FA Cup valida per l’accesso ai quarti di finale fra l’Arsenal di Wenger ed il Sutton United, team che milita attualmente in quinta divisione inglese.
Come prevedibile, la strana partita ha suscitato parecchio interesse mediatico per la differenza fra i due team, soprattutto dopo che sul web sono circolate immagini degli spogliatoi che avrebbero ospitato i Gunners.
Il match di ieri sera è terminato col punteggio di 2-0 per i Gunners, con un eroico Sutton United che nel finale ha colpito una traversa avvicinandosi al riaprire la gara. E, come previsto, i compagni di squadra di Alexis Sanchez non hanno apprezzato la qualità degli spogliatoi e delle docce, tanto da lasciare lo spogliatoio in condizioni impietose. Ed oggi hanno regalato, in maniera parecchio narcisista e forse imbarazzante, 50.000 sterline al Sutton United per rifare lo spogliatoio.
I tifosi napoletani più romantici dovrebbero ricordare un episodio riguardante il Pampa Sosa e Salvatore Carmando, che nell’ambiente è diventato leggenda, e che istintivamente ritorna alla memoria pensando al Sutton United.
Aurelio De Laurentiis comprò il Napoli per 31 milioni e 250mila euro il 5 Settembre 2004, anticipando l’imprenditore Luciano Gaucci con cui il futuro della società non si prospettava tanto diverso dall’attuale condizione del Sutton United.
Il 18 Agosto cominciò ufficialmente ad Abbadia San Salvatore il ritiro della Napoli sportiva di Gaucci: 14 convocati: Montezine, Bernini, Montesanto, Brivio, Marcolin, Sesa, Mariano Stendardo, Bolic, Balmer, Palermo, Sosa, Schettino.
“Questo ritiro è una cosa folcloristica, sembra un ritiro spirituale”, gridò l’ex presidente del Siena e tifoso napoletano, Paolo De Luca.
La leggenda narra che al primo giorno di allenamento, mancassero addirittura le scarpette per alcuni giocatori (Pierpaolo Marino ha raccontato di un Pampa Sosa scalzo, ndr), e che lo storico ex-massaggiatore del Napoli, Salvatore Carmando, dovette correre in negozio a comprare le scarpette mancanti, permettendo così l’inizio del primo, disperato allenamento di quella squadra alla deriva.
Cosa ne sarebbe stato di quel Napoli nelle mani di Gaucci, se non fosse stato per l’avvento di Aurelio De Laurentiis?
Dopo le dichiarazioni da Madrid, il già tesissimo rapporto con i tifosi sembra essersi maggiormente incrinato, a maggior ragione se arriveranno conferme sulla tensione con l’amatissimo mister Maurizio Sarri.
È il purgatorio che vive ADL: i tifosi sanno che se non fosse stato per lui si poteva tranquillamente essere ancora oggi un Sutton United qualsiasi, costretti ad accettare “regali” per sistemare gli spogliatoi da squadre che magari oggi sono dietro al Napoli di ADL in classifica. E l’emozionante (seppur storta) serata a Madrid lo conferma.
Ma sanno anche che dopo il primo decennio qualcosa è cambiato. Alcuni si sentono presi in giro, altri mancati di rispetto per le dichiarazioni forti del presidente. Altri non si accontentano delle , seppur costosissime, campagne acquisti, chi lo accusa di mancare sempre la ciliegina sulla torta.
È questo il purgatorio, e per uscirne bisogna trovare la risposta ad una sola domanda: per quanto ancora la tifoseria giustificherà certe uscite del presidente, ricordando il passato?
Articolo modificato 21 Feb 2017 - 21:02