Manolo Gabbiadini al Southampton sembra aver trovato finalmente la sua dimensione. Dopo mesi tesi in casa Napoli, con i Saints ha segnato 5 gol in 3 partite. Parlando a La Gazzetta dello Sport, nell’intervista Gabbiadini racconta la sua avventura al Napoli e la nuova vita inglese.
INTERVISTA GABBIADINI: “IN INGHILTERRA TUTTO BELLO, MA…”
L’ex giocatore del Napoli parla alla rosea: nell’intervista Gabbiadini parte subito con la nuova esperienza inglese: “Qui è tutto fantastico, ma resto con i piedi per terra. Voli verso il cielo e all’improvviso puoi cadere in picchiata, ma ammetto che non immaginavo un inizio come questo. Qui sono meno rigidi. Dopo tre allenamenti mi hanno buttato nella mischia, in Italia c’è più prudenza“.
Differenze a livello tattico? Gabbiadini risponde così: “Mi sono subito accorto che in Italia si difende a uomo mentre qui a zona. Con Puel mi trovo bene, vuole che giochi da prima punta. Riesco a comunicare con lui in inglese, ma ovviamente devo migliorare“.
SARRI, BENITEZ E IL NAPOLI: PARLA GABBIADINI
Non poteva mancare, ovviamente, qualche dichiarazione sulla fine del rapporto con il Napoli: “I primi 6 mesi andò tutto bene, il gruppo era unito e con Benitez si dava spazio al turnover: giocavamo ogni tre giorni e c’era spazio per tutti. Con Sarri le cose sono cambiate: lui punta sempre sugli stessi, c’è una linea molto marcata fra chi è titolare e chi è riserva“.
Il giocatore prosegue: “E’ una politica anche questa, però è ovvio che chi resta fuori non può essere contento. Sarri è uno dei migliori allenatori con cui abbia mai lavorato, ma non è scoccata la scintilla: mi piacciono le persone che ti dicono le cose in faccia. La strategia di Benitez migliore di quella di Sarri? Con Benitez abbiamo vinto una Coppa Italia e una Supercoppa…“.
NUOVA VITA AL SOUTHAMPTON
Gabbiadini con i Saints pare finalmente essersi ritrovato: “L’esperienza al Napoli resta importantissima nella mia vita. Segnare 25 gol in quelle condizioni non era facile, sono apposto con la mia coscienza. Qui al Southampton ho trovato un gruppo giovane e un allenatore in gamba. Vivo ancora in albergo ma presto mi trasferirò in una casa. Questa può essere la svolta decisiva della mia carriera. Qui in Inghilterra c’è un’atmosfera incredibile, a Wembley ci hanno seguito in 30.000!“.
Sui complimenti dello Special One: “I complimenti di Mourinho? Quando un personaggio così ti dice che sei stato bravissimo e che hai segnato due gol da fenomeno, senti qualcosa di particolare“.
Infine: “Per ora 5 gol in 3 partite: so che non sarà sempre possibile segnare così tanto, ma di una cosa sono certo, darò sempre il massimo!“.