Dalla prima partita casalinga in Champions League targata ADL, precisamente Napoli-Villarreal del 27 Settembre 2011, al San Paolo viene messo in scena uno degli atti più amati dalla società partenopea, l’urlo “The Champions” diventato celebre per l’intensità, la forza e i brividi che riesce a regalare a chi lo ascolta.
Da quel momento è diventato un “must” imprescindibile per caricare gli azzurri, da Mazzarri a Sarri, passando per Rafa Benitez, e non sarà da meno stasera, con il San Paolo teatro di una difficilissima battaglia, in cui tutti credono.
Per stasera, sembra sia pronto addirittura un misuratore di decibel a misurarne l’intensità.
Non è la prima volta che questo fenomeno viene registrato. Il 29 settembre 2016 addirittura, in occasione della gara dei gironi tra la squadra di Sarri e il Benfica,
Un altro “scossone”, la città di Napoli lo ha vissuto nel 2011. Il giorno dopo Manchester City-Napoli, Marcello Martini, direttore dell’osservatorio Vesuviano sulla Gazzetta dello Sport aveva detto che appena dopo il gol del momentaneo vantaggio siglato da Cavani, erano stati registrati “piccoli fenomeni sismici dovuti all’esultanza dei tifosi”. E c’è da sottolineare come la squadra giocasse lontano da Napoli.
Ecco il comunicato dell’SSC Napoli di stamattina:
La SSC Napoli è lieta di comunicare che, in occasione del match evento Napoli-Real Madrid, un rilevatore di decibel certificherà l’intensità dell’urlo “The Champions” con i quali i tifosi azzurri accompagnano il finale dell’inno ufficiale della Champions League.
Un modo per evidenziare il calore, l’affetto e l’emozione che solamente il nostro stadio sa offrire e conferire anche in campo internazionale.
Urla la tua passione azzurra nella notte delle stelle d’Europa.
THE CHAMPIONS! Alza al cielo il boato del San Paolo!”
Articolo modificato 15 Dic 2018 - 21:36