Ieri il Napoli ha realizzato un primo tempo praticamente perfetto, non lasciando scampo al Real Madrid.
Come scrive La Gazzetta dello Sport, gli azzurri hanno messo in difficoltà i blancos grazie ad un pressing forsennato e ad un atteggiamento molto aggressivo. Un dato utile in proposito: il Napoli, di media, ha recuperato palla a 40.4 metri, mentre il Real Madrid abbastanza più indietro, a 33.5 metri.
Anche per quanto riguarda il fuorigioco i dati sono favorevoli alla squadra di Sarri: molto alto per gli azzurri (35.9 metri). Alto anche quello del Real, ma comunque più schiacciato verso la propria difesa (27.4 metri). E anche il possesso palla, ovviamente, fa capire come gli azzurri abbiano tenuto il pallino del gioco: 56% per il Napoli, 44% per le merengues.
Gli azzurri nel primo tempo hanno letteralmente messo in ginocchio il Real, giocando il calcio che sanno: fraseggio veloce e palla tra le linee. Così facendo hanno mandato in confusione la retroguardia avversaria, che spesso era costretta ai lanci lunghi. Il Madrid ha terminato la partita con 95 lanci realizzati (il Napoli solo 47 ), mentre quelli andati a buon fine dei difensori sono stati 39 (compresi quelli di Keylor Navas), e 11 di questi sono stati effettuati da Pepe.
Se si guardano i dati del primo tempo, sono tutti a favore del Napoli: tiri (11-5), angoli (5-1), cross su azione (7-0), più possesso palla (53.4%) e ha effettuato più passaggi corretti (313-282).
Come spesso accade da quando c’è Sarri, si punta soprattutto sulla fascia sinistra per far male, con Insigne che va verso il centro e fa dà sponda ai compagni. Poi partita superba di Diawara: ha giocato più palloni di tutti gli azzurri (106), ha realizzato il numero più alto di passaggi positivi (89) e fatto più sponde (4).
E poi, che lavoro prezioso di Hamsik: il suo movimento tra le linee ha mandato in totale confusione la difesa dei blancos. Tanto più che per Insigne è stato facilissimo servirlo nell’azione del gol (poi ci ha pensato proprio il capitano azzurro a servire Mertens).
Numeri fantastici per gli azzurri, che però non sono valsi la qualificazioni. Ma il gioco espresso e la paura messa al Real sono un punto buonissimo da cui partire. Il Napoli è forte, e adesso lo sanno anche a Madrid.