“Per un tempo il Napoli ha dato netta la sensazione di potersi qualificare, poche volte si è visto un Real così in difficoltà, quasi imbarazzato, come fosse capitato in mezzo a una festa che non capiva”: così scrive Mario Sconcerti nel suo consueto editoriale per il Corriere della Sera.
“Ma è stato in quel momento di dominio che il Napoli ha cominciato a perdere la partita. Perché ha corso tanto, ha pressato anche di più, e concluso poco. È stato sempre un grande pericolo, quasi mai una realtà vera. Il risultato è eccessivo, anche cattivo, soprattutto per come è arrivato, da due calci d’angolo, non da un’organizzazione di gioco, ma non è un risultato assurdo”.
“Il Real ha sofferto molto, ha sbandato, tenuto, ripreso la strada e vinto. Sono stati tanti i meriti del Napoli nel primo tempo, sono stati di più quelli del Real in generale. Per due squadre che sono sembrate spesso alla pari, il risultato complessivo alla fine è 6-2. Non si può parlare troppo di sfortuna. Un po’ sì, per quanto ha corso il Napoli, per quanto ha fatto immaginare, ma non per altre differenze”.