Reina 6: Il Crotone dalle sue parti s’affaccia di rado, il Napoli ne colonizza la metà campo lasciando al portiere spagnolo la possibilità di osservare la partita da spettatore. O quasi. Nel primo tempo è Trotta a fargli attraversare la schiena da un brivido: palla recuperata, contropiede e diagonale mancino che termina a lato. I guantoni, però, si sporcano davvero pochissimo. Sull’ordinaria amministrazione, perlopiù. Il resto è una costante catechizzazione ai compagni di reparto. Ritrova il clean sheet pur senza essere chiamato in causa.
Hysaj 6,5: Il periodo di forma non è dei migliori, le prestazioni sciagurate si sono sprecate nel corso degli ultimi mesi. Il Crotone non è avversario temibile, lui risponde con una partita solida. Senza strafare, sia ben chiaro. Eppure con diligenza e precisione. Sia quando c’è da attaccare che quando invece si tratta di difendere. Porta a casa la pagnotta, svolge il compitino con merito pur senza eccellere. Non è appariscente ma si dimostra comunque efficace in entrambe le fasi.
Koulibaly 6,5: L’immagine di Sergio Ramos è ancora vivida, lo stacco imperioso del centralone spagnolo ne ha messo a nudo tutte le fragilità. Quelle mostrate, insomma, da quando ha fatto ritorno dopo la Coppa d’Africa. Il Crotone non è un avversario ostico, lui reagisce bene e sfodera una prestazione solida. Non eccelle, rischia qualcosa di troppo quando sbaglia in fase di impostazione. Trotta lo impensierisce quando lascia partire un diagonale che termina a lato, per il resto – pur con qualche imprecisione – controlla l’andamento della partita sfoggiando le sue armi migliori: rapidità nell’anticipo e grinta d’altri tempi.
Chiriches 6: Il discorso è lo stesso fatto per Koulibaly: né Falcinelli e né Trotta lo mandano in apprensione. Semmai è lui a mandare in difficoltà la propria barca. A rischiare di farla affondare, insomma. Quando c’è da impostare gli errori si sprecano, il Crotone riparte ma tecnica e dea bendata sono entrambe dalla parte del Napoli. Pericolo scampato, ma un avvertimento che vale lo stesso. In situazioni di palla scoperta, invece, non soffre praticamente mai.
Strinic 6,5: Gregario consumato su cui si può sempre contare. Non è tra le primissime scelte eppure non mugugna mai. Anzi, quando c’è da rispondere alle chiamate lo fa con prestazioni sempre di buon livello. La sua partita è l’elogio dell’affidabilità: difende bene, attacca meglio. Si dimostra sempre propositivo quando c’è da accompagnare lo sviluppo della manovra e dialoga con merito con Hamsik e Insigne. Non è la prima volta, in fondo, che rimpiazza senza sfigurare il titolare Ghoulam.
Rog 6: Rispetto alle ultime uscite è meno brillante ma comunque prezioso. L’età è dalla sua parte, il processo di inserimento sta andando avanti. Il Crotone non è avversario ostico ma lui deve mettere da parte le scorribande verso la metà campo avversaria per badare al sodo. Porta legna al suo camino, interrompe bene alcune situazioni di gioco avversarie. Fa della grinta la sua arma migliore ma la foga lo porta ad essere troppo irruento. Rimedia un cartellino giallo, rischia il secondo e Sarri lo rileva per non rischiare. (Dal 55′ Zielinski 6: Entra bene in partite, è propositivo quando c’è da attaccare ma nel complesso non ha gran lavoro da svolgere: la partita si avvia verso la chiusura con un risultato perentorio, lui partecipa alla quasi goleada finale).
Jorginho 6,5: Altro uomo in cerca di riscatto, un altro che ha trovato nel Crotone l’occasione per riscattarsi. Per ritrovare certezze, quelle smarrite a causa della concorrenza spietata di Diawara. La risposta arriva sul campo: prende le redini delle operazioni di gioco senza mai sfigurare, smista bene i palloni e nel complesso è sempre preciso quando si tratta di servire i compagni. Splendido, poi, il pallone servito ad Insigne dalle retrovie. Lorenzo controlla, e insacca, ma gran parte del merito è suo.
Hamsik 6,5: Illuminante quando trova gli spazi per far male. E ciò accade negli ultimi venti minuti, quando il risultato è perentorio e lui gioca sulle ali dell’entusiasmo, con la mente libera. Il rigore della certezza, d’altronde, è tutto suo: va via a Sampirisi, il difensore del Crotone arranca e lo stende. Regalo per Mertens, che dal dischetto è glaciale. Già nel primo tempo aveva tentato la giocata di classe, con risultati alterni. La ripresa porta in dote spazi e risultati, il Crotone si sfalda e lui ci va a nozze. Gli manca solo il goal.
Callejon 6: Stanco, spossato. D’altronde è il calciatore onnipresente, quello di cui Sarri non si priverebbe mai. Le incombenze da turnover, però, esistono. Callejon ha bisogno di riposo. La partita con il Crotone è la solita prestazione fatta di imprevedibilità e invisibilità. Sfugge due volte a Martella, che poi gli prende le misure. Allora si sposta al centro, cercando di pungere da fac-simile di un trequartista. Nella ripresa gioca con le mente libera, va vicino al goal e ha più spazi per pungere. La sosta dopo Empoli gli servirà, comunque, per ricaricare le pile.
Pavoletti 5,5: Sarri lo inserisce a sorpresa, lui brucia in extremis la concorrenza di Milik. La partita riserva qualche progresso dal punto di vista dell’inserimento, partecipa più vivamente alla manovra e smista bene il pallone in un paio di circostanze. Sotto porta, però, non è glaciale come ai tempi genovesi. Ha l’opportunità di chiudere la partita, la cestina con un colpo di test che sorvola la traversa. Tornerà utile? La domanda persiste, qualche certezza in più c’è. Quello che manca, però, è il tempo per attenderlo. (Dal 61′ Mertens 7: Sarri lo manda in campo con una missione, chiudere la partita. E lui riesce nell’intento in pochi minuti. Si presenta dal dischetto e batte ancora Cordaz con freddezza artica. Potrebbe segnarne di più, i difensori del Crotone d’altronde sudano sette camicie per tentare di acciuffarlo. Prova il diagonale, ma Martella salva sulla linea di porta o giù di lì. E’ l’arma più preziosa su cui Sarri possa contare, le voci sull’addio non l’hanno minimamente scalfito).
Insigne 7,5: Il San Paolo gli tributa un encomio già prima della partita: ha raggiunto le 200 presenze, ma se ne prospettano molte di più nel suo futuro. Il rinnovo è più vicino, le frizioni sul nuovo contratto sono state superate. La partita merita una dicitura a parte. Lorenzo è ispirato e si nota dai primi palloni che transitano già in avvio tra i suoi piedi. Tenta la giocata e riesce con risultati alterni. Ma sblocca il risultato, ed è un merito enorme di questi tempi: con il Crotone compatto, s’inventa la giocata del rigore e viene steso da Sampirisi. Dal dischetto è perfetto, glaciale. 1-0, e adesso la firma. La ripresa porta un dote un’altra rete. Riceve da Jorginho, controlla e trafigge. Ruba la scena: è il suo pomeriggio. (Dal 72′ Giaccherini 6: Entra bene in partita, partecipa a qualche iniziativa nel finale).
Sarri 6,5: Voleva un Napoli arrabbiato dopo il Real, ha ottenuto le risposte che cercava. 3-0 e Crotone annichilito: non c’è mai stata partita. Gli servono però due situazioni alternative per sbloccare e poi chiudere la partita. Effettivamente nel pomeriggio del San Paolo il suo Napoli ha fatto un po’ fatica a creare pericoli. Niente paura, ci pensano Insigne e Hamsik. E anche Mertens, sia chiaro. Merito al clean sheet, che mancava ormai da quasi un mese (vs Genoa).