Sarri in conferenza: “Fiero dei ragazzi, era una partita a rischio. Media punti pazzesca, noi meglio dello scorso anno!”

Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa al termine di Napoli-Crotone. Questo quanto raccolto dalla nostra redazione: “Era una partita a rischio come tutte le gare dopo la Champions: abbiamo affrontato Juve, Roma e Real Madrid prima del Crotone, poteva esserci un crollo mentale, fisico, nervoso, di determinazione. Era una partita a rischio, ai ragazzi avevo chiesto di giocare come si gioca contro il Real, con applicazione e tensione. Abbiamo giocato una gara seria, di palleggio, a tratti siamo stati anche leziosi, cosa che non deve succedere, la partita si poteva chiudere anche prima per quel che abbiamo fatto. 

Pavoletti? Nel proteggere la palla e nel far salire la squadra lui dovrebbe essere il più forte ma oggi la squadra era sempre alta e per lui diventa difficile in questo contesto. Ha sfiorato il gol, quando si è aperto lo spazio è arrivato il momento di Mertens che ha giocato la parte di partita più semplice. Non si può chiedere a Pavoletti di snaturarsi, gli si può chiedere di rendere di più per le sue caratteristiche. Sta crescendo molto, lentamente ma con determinazione. Lo vedo sereno e professionale, può crescere ancor di più e darci una mano. Non si può però non tenere conto che è esploso un giocatore che ha segnato tantissimo in un ruolo non suo. Si diventa una squadra diversa, con più gol segnati e qualche palla in più persa ma loro hanno bisogno di giocare in velocità. 

Negli ultimi mesi si sta sottovalutando Jorginho, ha fatto una gara straordinaria. Chiriches ha fatto un erroraccio, ma ha giocato più di cento palle. Ha giocato bene Strinic, anche Rog, esuberante, sostituito per l’ammonizione soltanto. Ragazzi così, tenuti fuori dalla gara col Real, che giocano così, è un segnale importante. Milik ha fatto tre mesi di dieci ore di attività al giorno, ha fatto poi qualche spezzone, ora ho la sensazione che è nel momento in cui fa fatica a trovare brillantezza: è normale, ma non si può pretendere che sia al top quando si è operato nemmeno cinque mesi fa. La grande speranza che ho su Milik è che migliori e cresca, per poi tornare al 101% nella prossima stagione ed è la cosa più probabile che accada. Bisogna anche imparare il lavoro sporco di Pavoletti, nel primo tempo su tre cross, se avessimo attaccato alle spalle di Leonardo, c’erano tre palle facili da mettere in porta. Quando va su certe palle lui è panico in area: dobbiamo diventare scaltri approfittando del lavoro che fa. 

Qualcuno se lo dimentica, ma noi in 14 partite abbiamo fatto trentasei punti che è una media punti spaventosa. Abbiamo un punto in meno dello scorso anno in cui non avevamo infortuni; non abbiamo un giocatore che segna più di due gol a partita, abbiamo perso il sostituto, abbiamo avuto la Champions, potevamo crollare e invece no: per questo stiamo facendo meglio dello scorso anno. Dobbiamo continuare a pensare partita per partita, la squadra se la vuole giocare fino in fondo!”. 

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