Antonio De Iesu, questore di Napoli, nominato poco più di un mese fa per quest’incarico molto importante, è stato intervistato da Raffaele Auriemma durante la trasmissione Si Gonfia la Rete, in onda sulle frequenze di Radio Crc. Queste le sue dichiarazioni: “Conosco bene la realtà napoletana, in tutti i suoi profili e tutte le sue facce, dal punto di vista criminale e dell’ordine pubblico. Per me è più agevole affrontare e adottare strategie contro quelle che sono le criticità di questa città, molto bella ma con problemi impegnativi”.
“Bisogna stabilire rapporti con i protagonisti della vita della città e il calcio in questa città ha un’importanza prepotente. Importante è stabilire un contatto, affrontare alcune tematiche, nel rispetto delle proprie competenze. La cena con De Laurentiis è stata garbata e molto gradevole, ma non abbiamo approfondito tematiche che riguardano l’ordine pubblico e che rientrano nella competenza di pubblica sicurezza. Dire che il profilo delle due partite del Napoli con la Juventus abbiano caratteristiche di rischio, è un lavoro ed un’analisi che faremo con il dipartimento. Noi ci stiamo preparando adeguatamente e sicuramente gli incidenti di ieri sull’autostrada non contribuiscono a rasserenare il clima e a consolidare un’immagine della tifoseria che rispetta i principi di legalità. Da napoletano questo mi lascia un po’ deluso. Anche io sono un sostenitore della squadra, mia moglie ancora di più, ma tutto bisogna che sia espresso con la goliardia e con il sano sfottò. Ho apprezzato molto le coreografie che sono state fatte contro il Real, in particolare quella del ciuccio. Si è evidenziato che i napoletani hanno grande creatività e l’entusiasmo. Si dovrebbe canalizzare tutto in questo, non superare mai la linea di confine tra sportività e illegalità”.
“Il dato dei 1.000 agenti da usare per le due partite con la Juventus non è mai uscito da noi. Io non ho ancora deciso quanti uomini dovremmo impegnare. Tutto si baserà su un’analisi approfondita dei profili di rischio, ma assolutamente non è stata fatta alcuna considerazione sul numero di uomini che saranno impegnati. Dovremmo valutare molte cose, anche il divieto ai tifosi ospiti di occupare lo stadio, per cui siamo ancora nella fase di analisi e valutazione che faremo in tempo utile. Divieto di trasferta in entrambi i casi ai tifosi della Juventus? Dovremmo valutare, è una decisione che viene condivisa con l’Osservatorio“.
“Questa città deve fare un passo in avanti. Io ho grande rispetto per la stragrande maggioranza dei tifosi del Napoli, ma c’è uno zoccolo duro che però comprime e condiziona la gran parte della tifoseria. So che non è facile, ma l’impegno da parte della tifoseria è quello di espellere questo zoccolo duro e i soggetti che in realtà non sono tifosi, ma sono solo violenti che oggi sono allo stadio e domani esprimono questa eccessiva aggressività da un’altra parte. Il mio impegno sarà quello di sostenere la tifoseria sana della città, per espellere questi gruppi, ma l’impegno deve essere da parte di tutti”.