LAVAGNA TATTICA – Il calo di concentrazione è questione di mentalità: errori individuali e collettivi mettono a rischio i tre punti

Il Napoli torna da Empoli con tre punti in più, ma con una fase difensiva che fatica a trovare il giusto equilibrio. E, checché se ne dica, mentalità e situazioni tecnico-tattiche viaggiano a braccetto. Se cala la concentrazione (e questa è o non è mancanza di mentalità?) inevitabilmente ci si ritrova a leggere male, o lentamente, o male e lentamente, determinate situazioni di gioco. Ed è successo proprio questo contro l’Empoli: improvviso calo di concentrazione, ed ecco gli errori che cadono come pioggia sulla prestazione degli azzurri. I calci da fermo – meglio chiarirlo a qualche mente poco “attiva”, per usare un eufemismo – non si materializzano sul “Castellani” dal nulla. È il caso del goal di El Kaddouri su calcio di punizione, determinato da una serie di errori azzurri:

Sulla prima ricezione di Dioussé (cerchio giallo), Diawara (cerchio rosso) esce in pressione ma con tempi totalmente sbagliati. Troppa, poi, la distanza tra Allan e Croce (freccia bianca)

 

Ancora Dioussé (cerchio giallo) può imbucare per El Kaddouri (cerchio rosso) senza trovare nessuna opposizione da parte degli azzurri. Mancano marcatura e copertura: evidenziato dal rombo bianco

 

El Kaddouri (cerchio rosso) guida palla (freccia rossa) indisturbato, con la possibilità di puntare la retroguardia azzurra e di creare un 3contro3 centrale

Capitolo a parte per Diawara. Il centrocampista guineano, inserito da Sarri proprio per tentare di tappare le buche tra centrocampo e difesa, e per cercare di liberare qualche palla sporca, incappa in una delle prestazioni peggiori da quando veste la maglia azzurra. Già in occasione del primo goal manca completamente i tempi di uscita in pressione. Nel corso della gara, poi, commette un’altra serie di errori: mica per caso Sarri gli urla contro di tutto durante il match?:

Bravo El Kaddouri (cerchio giallo) a smarcarsi tra le linee e a ricevere il passaggio filtrante da Mauri (cerchio rosso). Ma, anche in questo caso, Diawara commette una serie di piccoli errori: 1) bene nell’attuare il concetto di posizionarsi tra possessore-possibile ricevente-porta, ma non offre copertura; 2) scappa in ritardo sulla prima ricezione di El Kaddouri

Piccoli errori, ma che servono all’Empoli per continuare a crederci. Serviranno sicuramente anche al numero 42 azzurro per crescere.

Anche la seconda rete toscana nasce da una serie di errori, dettati da stanchezza e da mancanza di mentalità:

Manca la pressione del Napoli su scorrimento palla della prima linea dell’Empoli

 

Il difensore centrale dei toscani può verticalizzare senza trovare l’opposizione azzurra. Meglio ricordare cos’è una palla scoperta: “Con palla scoperta si intende quella situazione di gioco in cui chi attacca portando la sfera guarda frontalmente la porta avversaria”…. non sembra si parli di distanze minime o massime per definire una palla scoperta come tale

 

Detto ciò, il problema non resta la palla scoperta, ma la lettura della linea di difesa azzurra – e non solo – su tale giocata: Albiol (cerchio giallo) offre la giusta copertura. Quelli bravi direbbero “scappa bene”. Chiriches (cerchio rosso) si lascia, invece, scavalcare dal pallone. Centrocampo azzurro pigro nel ripiegare in aiuto dei quattro difensori, considerando che in questa determinata situazione, l’Empoli porta tre uomini in linea con la difesa azzurra, più due a rimorchio da centrocampo

Salvatore Nappo

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » LAVAGNA TATTICA - Il calo di concentrazione è questione di mentalità: errori individuali e collettivi mettono a rischio i tre punti

Gestione cookie