Di Natale confessa: “Io mai al Napoli? Maglia troppo pesante. Ma vorrei diventare un allenatore come Sarri”

Sulle frequenze di Radio Crc, durante la trasmissione Si gonfia la rete, è intervenuto l’ex calciatore dell’Udinese Antonio Di Natale, che ha scambiato qualche battuta con Raffaele Auriemma.

Auriemma gli ha chiesto subito cosa ne pensa di questa Juventus. È davvero imbattibile? Secondo Totò Di Natale, solo per il momento: “La Juventus ha dimostrato di avere qualcosa in più nel corso degli anni, ma penso che Roma e Napoli stiano lavorando bene e, con qualche nuovo giocatore, a breve, potranno giocarsela con i bianconeri. Il Napoli, in particolare, ha una panchina interessante: Sarri ha fatto la stessa scommessa che Marino fece con me ad Udine, puntando su calciatori bassi”.

Tra i calciatori bassi del Napoli, spiccano Mertens e Insigne: “Mertens un po’ mi somiglia, ma ancor di più mi rivedo in Insigne: gioca per la squadra e segna, due qualità fondamentali. Può essere il mio erede, ma deve segnare di più, deve riuscire almeno a fare la metà dei goal che ho fatto io! Lorenzo farà benissimo anche in Nazionale, glielo auguro”.

E a proposito di Nazionale, Di Natale si è ben distinto negli scorsi anni anche con la maglia dell’Italia, pur avendo raggiunto le continue convocazioni giocando nella “piccola” Udinese. Nessun rimpianto per il calciatore? “No, nessun rimpianto nella mia carriera. Sì, forse in un’altra squadra mi sarei potuto togliere qualche soddisfazione in più a livello europeo, ma restare all’Udinese è stata una scelta, che comunque mi ha portato grandi soddisfazioni anche con la Nazionale. Non cambierei nulla”.

Di Natale proprio ad Udine ha conosciuto Fabio Quagliarella, sulla cui situazione si è così espresso: “Ho vissuto con Fabio molti anni, e ho vissuto il momento del suo trasferimento a Napoli con la sua stessa gioia. Merita di concludere la carriera con la maglia azzurra per quanto ha sofferto. Lo spero, sia per lui che per la sua famiglia. Io non ho mai pensato di giocare per il Napoli, forse per me quella divisa sarebbe stata troppo pesante; ma resto comunque tifosissimo della squadra della mia città”.

Un messaggio per De Laurentiis, ma non l’unico: “Al presidente direi di non sostituire nessuno, ma solo di portare qualche altro calciatore per provare a vincere lo scudetto. Il prossimo anno potrebbe essere quello buono”.

Quale sarà il futuro di Di Natale? Lui si immagina seduto in panchina: “Mi piacerebbe diventare allenatore, ma prima devo capire se son portato. Magari l’anno prossimo proverò a venire a Napoli e a seguire un po’ Sarri, mi piace molto come lavora”.

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