UEFA riforme Ceferin. Alexander Ceferin, avvocato e presidente della UEFA, già a febbraio aveva annunciato la sua contrarietà alla Superlega europea. Il presidente ancora una volta ai microfoni di “Football Talks” da Lisbona ha voluto ribadire questo concetto. Ma se il no alla proposta di Aurelio De Laurentiis è (per ora) definitivo, altre possibili riforme sono state annunciate. In particolare modifiche alle rose dei club e alla regolamentazione del calciomercato.
UEFA RIFORME CEFERIN: LA LUXURY TAX
Uno dei temi trattati ha riguardato l’introduzione di una luxury tax. Ceferin ha sottolineato che non si può “permettere che la grandezza di pochi oscuri gli altri“. In pratica, sebbene non siano stati forniti dettagli approfonditi, si mirerebbe a copiare il sistema americano. L’esempio sarebbe quello dei salary cap della NBA: sforato un limite, il club “colpevole” dovrebbe pagare una tassa di compensazione o di lusso.
RIFORMA DEL CALCIOMERCATO
Un altro punto toccato dal numero uno della UEFA è stato quello relativo al calciomercato. Secondo il presidente infatti l’obiettivo è ridurre le diseguaglianze tra squadre che accumulano troppi talenti e altre troppo facilmente depauperate. “Evitare l’accumulo di calciatori e un’eccessiva concentrazione di talento in poche squadre. Dobbiamo valutare se il mercato dei trasferimenti, per come funziona oggi, sia il migliore possibile“; la posizione sembra chiara. La paura è che il trend di concentramento del potere economico calcistico continui a convergere verso i cinque principali campionati. L’86% del fatturato europeo è infatti fondato su di loro e verso queste cinque nazioni confluiscono il 60% dei ricavi totali.
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