Ritrovarsi per dirsi addio, quattro squadre su Zapata. E il Napoli…

Ritrovarsi, per poi dirsi addio. Il futuro di Duvàn Zapata appare ormai scritto, giusto il tempo di apporre gli ultimi, essenziali, dettagli. Arrivato in riva al Golfo come ultimo tassello dell’opulenta campagna acquisti del primo Napoli targato Benitez, il centravanti ex Estudiantes ha totalizzato in azzurro 53 presenze corredate da 15 squilli. Bomber di scorta, lavoro e testa bassa, sgomitando per gli scampoli di gara lasciati dall’intoccabile Higuaìn.

Udine e una nuova chance, i problemi fisici e poi, finalmente, la tanto agognata continuità. Minutaggio nelle gambe e, soprattutto, nella testa. Trovando dimensione e consacrazione. Ventisei anni a breve, l’età in cui trovare il proprio spazio, lo slancio definitivo. Le caratteristiche dell’attaccante vero, capace di lavorare per la squadra, metterci fisico e trovare la rete. Le porte della doppia cifra finalmente ad un passo. Il prestito biennale a Udine ormai agli sgoccioli e la necessità di ricercare il proprio spazio.

Napoli solo di passaggio, le parole dell’agente una sentenza, o giù di lì: “Rimanere a Udine? Dipenderà da quello che decideranno i due club insieme. Lui a Udine è felice e la sua famiglia è felice quindi gli farebbe piacere. Ci sono però altre piste da valutare. Duvan arrabbiato col Napoli? Non è mai stato arrabbiato col Napoli anzi lo ringrazia per la possibilità che gli ha dato. Anzi al contrario è stato il Napoli a considerarlo poco“. Dimaro e il primo approccio con Sarri nell’estate del 2015 il passo d’addio. Nessuna chance in azzurro ma, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, club pronti a fiondarsi sul classe ’91 non mancano, anzi.

A Udine lo confermerebbero senza batter ciglio, con la tentazione Meret, di rimando (LEGGI QUI), molto viva in casa Napoli. Ma la concorrenza è ampia e la possibilità di diventare invitante elemento nell’ampissima scacchiera del mercato molto più di una possibilità. Su Zapata c’è la Lazio, che guarda con interesse anche a Simeone, chiamata ad affiancare Ciro Immobile con una punta di livello. E qui a fare la differenza potrebbe essere la corte ormai tracciata da tempo per Keita. Il Sassuolo è su Zapata fin dai suoi primi sussulti in Priméra Division. La dirigenza azzurra, d’altro canto, stravede per Lorenzo Pellegrini, anche se scalfire la concorrenza della Roma – che sul talentuoso classe ’96 vanta un diritto di recompra a 11 milioni – sarà scalata ardua. Senza dimenticare la Fiorentina, che ne segue con attenzione la maturazione in Friuli.

Edoardo Brancaccio

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