Non è mai stata una sfida come tutte le altre, Napoli-Juventus, è così da sempre quando i bianconeri approdano in riva al Golfo. Ma questo è un anno particolare, condito da contingenze in cui il destino sembra aver messo molto più di uno zampino.
L’addio di Gonzalo Higuaìn, il tradimento mai digerito dalla piazza partenopea. E ora le due sfide in tre giorni, tutte vicissitudini che hanno costretto la dirigenza bianconera, come riportato dal collega Giovanni Scotto nell’edizione odierna de il Roma, a ponderare una decisione a sorpresa: “Normale pensare che la Juventus si sia attrezzata per rimanere in città da domenica sera, in una sorta di lungo ritiro che avrebbe però qualche rischio dal punto di vista della “tranquillità” dei giocatori di Allegri. E infatti il problema è ben sentito dal club di Agnelli, che a sorpresa avrebbe deciso di tornare domenica sera a Torino e di rientrare a Napoli di nuovo martedì, a poco più di 48 ore di distanza, per la partita del giorno dopo in Coppa. E per di più la Juventus ha anche preso una decisione abbastanza clamorosa, ossia lasciare lo storico hotel di Corso Vittorio Emanuele, l’Hotel Parker, per trasferirsi a Posillipo, presso il Best Western “Paradiso”. Erano anni che la Juve soggiornava sempre presso quell’albergo, ma stavolta c’è il “fattore Higuaìn”. La presenza del Pipita invoglierebbe ancor più del solito la presenza di numerosi “contestatori” sotto le finestre dell’albergo. Qualche volta in passato è stato fatto un po’ di rumore, anche per disturbare il sonno della Juventus. Con l’ospite “particolare” Higuaìn al seguito, il rischio era assai elevato, quindi la società bianconera ha optato per la struttura di Posillipo, che è più defilata e che ha l’edificio dell’albergo lontano dalla strada. In questo modo un “cordone” di steward appositamente chiamati per un servizio di vigilanza e che la Juve ingaggerà a proprie spese dovrebbe garantire maggiore tranquillità”.
Articolo modificato 28 Mar 2017 - 14:19