Hamsik sempre più nella storia: -4 da Diego! E ora la sua maturità è completa

Sarà forse il suo vanto maggiore. No, non quello di essere a 4 marcature da quel giocatore che in città è venerato quasi alla stregua del santo patrono, quanto piuttosto quello di aver rimandato al mittente tutte quelle critiche che lo tiravano in ballo ogni volta che la partita valeva più dei semplici 3 punti.

Marek Hamsik ieri sera è stato straordinario – come d’altronde lo è nel 90% delle gare che gioca – ed ha dimostrato ancora una volta di essere un leader dalla testa altissima, oltre che dalla cresta all’insù.

E siamo a 111, centoundici scanditelo bene, perché una cifra così alta di gol per un centrocampista in Italia forse non si vedrà mai più e d’altronde non si era mai vista. Marek sta riscrivendo la storia di questo gioco in questo paese, che di centrocampisti col fiuto del gol dello slovacco ne ha visti veramente pochi.

Un paio di numeri? Analizzando nomi di non-attaccanti che pure vedevano discretamente la porta, troviamo il deserto dietro il capitano azzurro: solo un pallone d’oro come Pavel Nedved ha segnato il suo stesso numero di gol, ma con quasi 100 partite in più. Dei giocatori in attività soltanto Candreva può – eufemismo – avvicinarlo, con le sue 60 segnature.

LA GARA DI MAREK: NUMERI DA MIGLIORE IN CAMPO

Hamsik tira e crea per i compagni – Dati whoscored.com

Quella con la Juve, è stata una gara a tratti perfetta con spunti di vero campione, fino alla realizzazione col destro (è bene sottolinearlo visto che tira indistintamente con entrambi i piedi) alla sinistra di Buffon. Ed oltre ad essere il marcatore che ha permesso al Napoli di riacciuffare la gara, è stato anche il giocatore che maggiormente ha messo i compagni in condizione di essere pericoloso (3 passaggi chiave, meglio di tutti, avversari compresi).

Dopo Mertens e Insigne (5 tiri), è stato inoltre il giocatore che più volte ha provato a scalfire i guantoni di Buffon (4) che si è arreso sul suo tracciante al minuto 60.

Inoltre, e per questo non serve alcun numero, è apparso padrone del centrocampo, e da vero leader ha guidato l’assalto al castello alzato dalla Juve di fronte la propria area e nel quale i bianconeri si erano rinchiusi.

Inutile dire che è già la sua miglior stagione quando mancano ancora 8 partite alla fine: 13 reti (11 in campionato) e 12 assist, quando il contachilometri dice 442 partite in maglia azzurra. Ma Marek dimostra che si può ancora dare di più, anche a 29 anni, anche dopo oltre 400 partite. Come il buon vino…

 

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