Dries Mertens, attaccante del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a Bleacher Report. Ecco le sue dichiarazioni:
Il paragone con Maradona – Odio quando la gente dice certe cose. Lui era speciale, sai? È vero ho fatto delle cose buone e sono molto orgoglio di questo, ma so che c’è ancora del lavoro da fare.
Esultanza con la Roma – Sai un cane ti ama per quello che sei, non sanno se sei un calciatore o no. A volte la gente ti tratta bene perché sei famoso, ma un cane non lo sa. Questa è la cosa che mi piace di più di loro. Se fossi un cane? Sarei uno di strada. Un mix di tutto.
Idoli da bambini – Non ne avevo in particolare, non guardavo mai la tv, ma ero sempre fuori. Mio padre fece un campetto di calcio vicino casa. A 18 anni avevo il fisico di un ragazzo di 15, mi prendevano in giro, ma non mi arrabbiavo. Non ero abbastanza bravo in quel momento.
Falso nueve – Credo stia andando bene, quindi voglio giocare sempre come attaccante. Non sono un giocatore che tiene palla, non il classico centravanti. Ma tante cose cambiano nel calcio e credo che con i risultati ottenuti oggi posso essere un nove vero, non falso. Altri sono diventati attaccanti con un fisico simile al mio, ad esempio Owen. Certo non sono nato come punta e per questo qualche volta può capitare di sbagliare.
Higuain – Siamo amici e lui si congratula spesso con me quando gioco bene. So però che alla fine vorrà essere davanti nella classifica marcatori. Da attaccante cambia il modo di ragionare: prima bastavano gli assist, ora voglio sempre segnare.