Illuminante, preciso, onnipresente. Se ieri è stata la giornata di Hamsik ed Insigne, con il ritorno al gol anche di Callejon, tra i migliori spicca anche (e soprattutto) Jorge Luiz Frello Filho, in arte Jorginho. Prestazione sontuosa dell’italobrasiliano, che ha lavorato sotto traccia rispetto ai compagni.
Il numero 8 azzurro ieri ha completato 151 passaggi su 161. Record assoluto in campionato, ma non solo: si tratta del maggior numero di tocchi realizzati in una partita nei principali cinque campionati europei in questa stagione. E se, come giusto che sia, gol, assist e giocate, hanno un peso specifico maggiore all’interno di una gara – e di una competizione – e ovviamente risalto superiore, questo non è un aspetto che va assolutamente messo in secondo piano.
Presente in ogni azione con il 93,8% di percentuale di precisione nei passaggi e secondo nel Napoli per chilometri percorsi – 12.544 – dopo Lorenzo Insigne (12.747) nel match contro la Lazio. Dai suoi piedi parte la verticalizzazione decisiva che comincia l’azione del primo gol sbilanciando gli avversari.
Jorginho spegne le critiche ricevute fin troppe volte quest’anno e dimostra ancora una volta un’inconfutabile – almeno per ora – verità: negli spazi stretti e con la squadra corta è tra i migliori in assoluto nel suo ruolo. Nelle gare in cui c’è bisogno di maggiore fisicità e velocità va invece in affanno. Concetto ribadito a più riprese dallo stesso Sarri che non può che essere estremamente soddisfatto: con l’ex Verona e Diawara la cabina di regia è, al momento, in mani sicure.
Andrea Gagliotti