Il “circo” di cui parla Allegri non è altro che un termine ritenuto dal tecnico”ironico”, riferito al bellissimo modo di giocare del Napoli di quest’anno, che come mai prima d’ora ha raccolto consensi praticamente ovunque. L’accusa è quella di mancare di pragmatismo, concentrandosi troppo sull’estetica; Sarri risponde che non ne può più di sentire critiche sul fatto che “gli azzurri giocano troppo bene”. E anche stavolta sono i numeri a dimostrare che il bel gioco ha portato i suoi frutti.
La proiezione aritmetica di quest’anno dice che il Napoli dovrebbe chiudere con 108 reti messe a segno (Ora fermo a 93, con sette partite da giocare ancora. Media reti a partita di 2,16), e questo vorrebbe dire migliorare il record dello scorso anno, sempre sotto la guida di Maurizio Sarri, di 106 reti. Gli azzurri sembrano migliorare poco alla volta ogni anno in fase realizzativa, visto che precedentemente a Sarri, fu Benitez a raggiungere quota 104 per due anni.
Per gli azzurri andare a segno con estrema facilità è rimasta una piacevole abitudine, nonostante l’addio del top player tanto chiacchierato, che i tifosi azzurri potranno finalmente mettere nel dimenticatoio grazie ai loro quattro tenori, che sull’ombra di Higuain sembrano continuare a danzare, meglio di quando era la prima donna a prendersi il palcoscenico.
A CURA DI
ALESSANDRO CANGIANO
Articolo modificato 16 Dic 2018 - 08:32