Il rinnovo di Lorenzo Insigne tarda ad arrivare (QUI LE ULTIME). Cosa paradossale, se si pensa alla stagione fantastica di Lorenzinho.
Come scritto questa mattina sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, il giocatore è maturato. E la rosea si sbilancia: “Non è un azzardo dire che Insigne, forse, è il miglior talento del nostro calcio. Un giocatore che fa la differenza dopo anni di crescita costante. Bisogna capire, però, se il suo genio sarà ancora al servidio del Napoli oppure, per motivi contrattuali, sarà un’altra squadra a godere delle sue qualità“.
I numeri, in effetti, sono a favore dei grandi elogi fatti dalla Gazzetta. Quest’anno ha raggiunto l’apice: a 7 gare dalla fine ha messo a segno 14 reti, con una media di 0.54 a partita (record personale).
Anche la media dei tiri nello specchio della porta è aumentata considerevolmente: l’anno scorso era 1.41, quest’anno 1.71. Prima privilegiava maggiormente le giocatore della punta centrale: infatti nei primi due anni di Cavani la media la media tiri nello specchio era solo di 1.18.
Passaggi nelle partite ne ha sempre fatti molti, ma la media quest’anno è addirittura migliorata: 60.93 passaggi riusciti a partita.
Che cerchi con più costanza la porta lo dicono anche il numero di assist:0.27. Più bassa rispetto a quella del primo anno con Cavani (0.36) e anche rispetto a quella dell’ultimo anno con Higuain (0.34).
Oggi Insigne è un leader, e lo dimostra anche l’atteggiamento in campo: continui ripiegamenti difensivi e ripartenze velocissime che mandano in confusione gli avversari. Lasciarsi scappare oggi Lorenzinho sarebbe un vero delitto.