Alla vigilia di Napoli-Udinese ha parlato in conferenza stampa Luigi Delneri, allenatore dei Friulani, che ha sottolineato che l’Udinese se la giocherà a viso aperto contro gli uomini di Sarri.
Ecco quanto detto dal tecnico bianconero: “Dobbiamo stare attenti a quello che facciamo e che proponiamo. Deve essere interpretata sulla falsa riga di quella del girone d’andata, dobbiamo stare attenti al loro calcio veloce, rapido e al loro attaccare gli spazi conpalla e senza palla”.
Insigne principale minaccia? “Non è solo lui a preoccuparmi, è una squadra creata che è costruita per fare un certo tipo di calcio: ha calciatori sotto il profilo tecnico straordinario, potrei citare Callejon, Mertens, Hamsik o Milik che è ancora fuori. Noi abbiamo i nostri limiti, ma la partenza è sempre 0-0 e siamo sempre 11 contro 11. Non è vero che non abbiamo nulla da perdere, abbiamo da perdere i punti in palio. Vogliamo fare quello che sappiamo fare e non solo interrompere il gioco altrui”.
Assenza di Samir pesante? “La affrontiamo con difensori che all’andata c’erano e oggi non ci sono come Wague e Samir. All’andata abbiam perso sì ma 2-1 non 6-0. Bisogna vedere anche come le perdi le partite, quella è stata combattuta. Domani confido in tutti i giocatori che ho a disposizione, ed anche se può esserci uno scompenso tecnico non credo ci sarà uno scompenso tattico. Samir da solo anche lui fa pochetto, quindi non possiamo parlare dei singoli, chi giocherà al suo posto farà del suo meglio. Difficile ripetere poi quello che sta facendo Samir, ma non solo qui, nell’Italia intera”.
Felipe? “Se stava bene giocava lui. Per ora è disponibile però non arruolabile dall’inizio. Adnan può giocare, ma deciderò domattina. Hertaux è un altro giocatore che darà il suo apporto se chiamato in causa, anche se non può fare il terzino destro o sinistro. Non mi baso in funzione degli attaccanti degli avversari”.
Partita speciale per Zapata? “A me di quello che lui pensa del Napoli non mi interessa. Deve pensare a giocare per l’Udinese e non per se stesso, altrimenti mi incazzo. Nessuno deve giocare per sè, se lui lavora per l’Udinese lavorerà anche per la sua carriera. Ogni giorno i giornali ci smantellano la squadra, ad oggi Zapata è dell’Udinese”.
4-3-3 o 4-4-2? “Abbiamo la possibilità di cambiare, anche se molte squadre che hanno giocato contro di loro più coperti. Se vedo il gol che ha fatto Insigne contro la Lazio capisco la mentalità vincente del Napoli, votata al sacrificio. Rappresenta la prima squadra del campionato per gioco. Milik o Mertens centrale? Oggi è difficile rinunciare a Mertens in quel ruolo, anche se Milik è un giocatore con gamba e che lavora per la squadra. Giocano sempre un calcio propositivo, rischiano poco, soltanto quando calano fisicamente o sono in vantaggio di uno o due gol”.
Hamsik? “Lo slovacco è un campione conclamato, spero che Jantko possa ripercorrerne le orme”