Tre punti importanti quelli guadagnati dal Napoli sul terreno amico del San Paolo: la corsa al secondo posto continua e gli azzurri ora mettono seriamente il fiato sul collo alla Roma che ha pareggiato, questo pomeriggio, contro l’Atalanta: la sfida è più che mai aperta, sarà un finale di campionato incandescente e che non è ancora sazio di colpi di scena.
Un primo tempo difficile quanto atipico per gli azzurri che hanno giocato tanto, creando praticamente nulla, chiusi in tutti i sensi da un’Udinese ultra difensiva e ben schierata in campo da Gigi Delneri. Nella ripresa la musica è cambiata, a pochi minuti dal fischio d’inizio: Mertens prima, Allan e Callejon, poi hanno dominato i friulani, invero pericolosi in almeno un paio di occasioni, tutte sventate da Pepe Reina e compagni. Tante note positive, come sempre, per Maurizio Sarri e per tutti i tifosi azzurri: Mertens si conferma attaccante, sfruttando benissimo gli spazi intorno a sé; Callejon è un giocatore imprescindibile (oggi, peraltro, alla duecentesima in azzurro); Insigne è un patrimonio che va tutelato (e finalmente il rinnovo sta per arrivare). Hamsik ed Allan inventano e vanno in rete (nel caso del brasiliano, n.d.r); la difesa non subisce gol.
Ma chi fa più sorridere, sicuramente, è Jorginho: l’italo-brasiliano è il migliore in campo per la redazione di SpazioNapoli.it. Una partita sontuosa quella del numero otto azzurro, senza un errore e senza una macchia. Jorginho non gioca, costruisce: una serata da Brunelleschi, per gli amanti dell’arte, proprio nell’anniversario della nascita del grande architetto italiano. Una gara stra-dominata in lungo e in largo dall’ex Verona che prende praticamente ogni palla, smista, verticalizza, pesca i compagni in ogni dove e non fa niente che l’Udinese riesca spesso, almeno nel primo tempo, a far scattare il fuorigioco. Nella ripresa si inventa un passaggio al bacio per Mertens, eludendo centrocampo e difesa friulana, mandando in porta il compagno, che segna, ed il San Paolo che ruggisce. Per il resto parla il tabellino: ogni palla toccata da Jorginho diventa oro, ogni passaggio una pennellata. Gioca su grandissimi livelli, non lascia spazio ad ulteriori commenti. Un giocatore così è indispensabile.