Auriemma: “Arbitri prime vittime, fuori la discrezionalità e dentro la VAR se si vuole regolarità”

Durante la sua trasmissione Si gonfia la rete, in onda su Radio Crc, Raffaele Auriemma ha detto la sua sulla situazione “arbitri e tecnologia in campo”, dopo le polemiche venute a galla nuovamente ieri nel post Real-Bayern.

Secondo Auriemma, l’arbitro è “una figura ormai allegorica nel mondo del calcio, fa per lo più danni”. Il vero problema starebbe nei poteri discrezionali che gli sono concessi: “Dovrebbe solo applicare il regolamento. Non è possibile assistere ai teatrini in cui si interpreta il pensiero dell’arbitro, se c’è una legge deve essere applicata è basta“.

Per il giornalista, tuttavia, i direttori di gara e i loro assistenti non sono colpevoli, ma addirittura vittime, e li si potrebbe aiutare se lo si volesse: “Poveri arbitri, sono le prime vittime, devono pensare se salvare il posto di lavoro o prendere decisioni scomode. Li vogliamo aiutare? Sì? Allora facciamo due cose: VAR in campo e via la discrezionalità. Se i potenti vogliono che le partite siano regolari, applichino questo. Non è giusto massacrare gli arbitri se nemmeno loro hanno dei paletti fissi a cui attenersi. Il calcio non è più un gioco, è un grandissimo business, è una delle industrie più grandi al mondo“.

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