Eusebio Di Francesco, tecnico del Sassuolo, ha parlato nella conferenza stampa del post partita del match tra i suoi uomini ed il Napoli, terminato in parità con il punteggio di 2-2. Queste le sue dichiarazioni: “Oggi, a livello tattico, la squadra ha interpretato quasi in maniera perfetta quello che avevo chiesto io, cercando di togliere tutte le linee di passaggio, in particolar modo a Jorginho che è un po’ il fulcro del gioco del Napoli in partenza. Noi centralmente siamo stati bravi a togliere quelle che sono le loro qualità, una volta che loro ci sono riusciti abbiamo preso il primo goal. Sul secondo goal c’era la posizione sbagliata di Ragusa, troppo basso in partenza, e ha tenuto in gioco il loro giocatore. Lì Ragusa non ci doveva nemmeno stare, il particolare fa la differenza e noi oggi lo abbiamo pagato contro una squadra che ha creato sempre grandissime difficoltà a tutti quelli che ha incontrato”.
“Non giocare bene a risultati stagionali acquisiti? Questa è una mentalità italiana e va cambiata. Io cerco di combatterla quotidianamente, soprattutto all’interno della mia squadra. Noi giochiamo in Serie A, oggi avevo 4 ragazzi titolari che provengono dalla Serie B e uno che giocava nella primavera della Juventus. Io sognerei di giocare in Serie A a questi livelli e fare queste partite contro queste squadre, ma anche contro squadre più piccole, per poter migliorare, crescere, cercare di diventare sempre un giocatore più importante. Questo è il discorso primario che faccio ai miei ragazzi ed anche a me stesso, perchè ho sempre voglia di migliorare, di confrontarmi, di avere un atteggiamento come quello di oggi contro una grande squadra e abbiamo avuto davvero coraggio”.
“Pellegrini ha sentito male al polpaccio nel primo tempo e infatti avevo già mandato a scaldare alcuni giocatori. Poi c’era Duncan che aveva subito una botta, ma fortunatamente non ha avuto niente. Le sostituzioni sono legate ad un problema al piede per Defrel, ma ormai ne siamo abituati, e Pellegrini ha avuto un problema al polpaccio. La mancanza di brillantezza nel finale è legata al fatto che non potevamo cambiare qualcosina, visti i due cambi già fatti ad inizio ripresa. Berardi alla fine aveva i crampi e quindi sono state tutte e tre scelte abbastanza forzate e non scelte tattiche”.
“Quando si prendono ragazzi giovani che arrivano da categorie inferiori, bisogna avere la capacità di saperli aspettare, e Sensi è cresciuto tantissimo dal punto di vista dell’allenamento e nel leggere determinati situazioni. Abbiamo lavorato in settimana solo sulle traiettorie di palla e ho visto in lui un ragazzo che sta crescendo continuamente. E’ cresciuto tantissimo, lo abbiamo aspettato, ed è un giocatore di grande prospettiva e grande talento. Sa giocare a calcio e quelli che sanno giocare a calcio vanno aiutati a crescere”.
“Berardi dice che non vede un Sassuolo senza me? Io non vedo un Sassuolo senza di lui (ride, ndr). Inizio mese mi incontrerò con la mia proprietà con cui ho un rapporto bellissimo. Sarà una mia scelta, legata alle motivazioni, legata alle sensazioni, legata al mio percorso di crescita. Se io scelgo di rimanere qua, lo scelgo perchè continuo il mio percorso, sapendo di far crescere i giovani, ma non con l’ambizione di arrivare domani a vincere un qualcosa di importantissimo, bisogna essere realisti in quello che è l’ambiente Sassuolo”.
“Ogni partita ha una sua storia. Quando abbiamo affrontato la Roma, se c’era una squadra che doveva vincere era il Sassuolo. Con la Juve, come tante altre squadre che hanno preso 5-6 goal, dopo aver preso due goal siamo morti, ma la Juve non ha fatto fare goal nemmeno al Barcellona. Solo il Napoli ha messo in reale difficoltà la Juve. Io, in ogni caso, non guardo gli avversari ma guardo la mia squadra, con grandissimo rispetto degli avversari. Oggi il Napoli poteva vincere, ma poteva anche perdere. I miei giocatori devono essere carichi agonisticamente contro tutte le squadre. Noi giochiamo per poter fare del nostro meglio in tutte le situazioni e ribadisco che il Napoli merita qualcosa in più e gioca il miglior calcio d’Italia”.