Il papà di Insigne: “Nel 2008 poteva andare via come Trotta. Ma la maglia azzurra è la sua seconda pelle”

Una trattativa estenuante, di cui si è parlato molto, ma alla fine il rinnovo è arrivato. Lorenzo Insigne e il Napoli si legano fino al 2022.

Il papà di Lorenzo, Carmine Insigne, ieri era presente all’evento con la sua dolce metà. E oggi in un’intervista a Il Mattino ha espresso tutta la sua felicità per il rinnovo: “Sono stato vicino ai tre agenti di Lorenzo per tutta la trattativa. Non abbiamo mai nemmeno pensato di lasciare Napoli: la maglia azzurra è la seconda pelle di Lorenzo, siamo contenti per il rinnovo. Tentazioni? E’ acqua passata, la nostra intenzione era quella di rinnovare, il presidente non ha mai dato segnali diversi. Siamo tutti contenti“.

E ancora: “Potevo portarlo via da Napoli nel 2008, quando anche Trotta andò via per l’Inghilterra. Noi avevamo la stessa importante offerta. Però per noi i soldi non sono mai stati tutto. Io ho sempre amato il Napoli, era la squadra che sognavo per mio figlio. A quell’offerta dissi no e non me ne sono mai pentito. Se i compagni di Lorenzo lo prendono in giro perché lo aspetto sempre fuori ai cancelli? Sì, è vero, con me scherzano, mi salutano, ormai sono uno di loro. Ho sempre aspettato che Lorenzo facesse la doccia per poi riportarlo a casa, per me non è un peso aspettarlo. E continuerò a farlo“.

Infine: “A Lorenzo non peserà essere la bandiera del Napoli. Non ha mai avuto paura delle responsabilità, non ha mai avuto paura, ha sempre affrontato le avversità a testa alta. Anche Ventura punta su di lui? E’ una bella cosa, Lorenzo ci tiene a far bene con la Nazionale: sogna di giocare il prossimo mondiale da protagonista del e simbolo del Napoli“.

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