“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Purtroppo, però, in alcuni casi ciò non accade, lasciando un tremendo ed inconsolabile vuoto in chi aspetta. Lo stesso giro immenso, con i dovuti parallelismi del caso, è stato compiuto da uno dei calciatori più apprezzati e ricordati della storia recente del club partenopeo, uno dei giocatori in grado di spingere l’allora piccola realtà azzurra verso gli elevati livelli raggiunti nelle ultime annate sportive. Si tratta, ovviamente, di Ezequiel Lavezzi, l’indimenticabile Pocho che, a suon di reti nazionali ed internazionali, ha scatenato la passione di migliaia di tifosi partenopei per ben cinque stagioni.
E quest’oggi, giorno in cui l’attaccante argentino compie 32 anni, ai classici e sentiti auguri passionali, tipici del popolo napoletano, non può non accostarsi un inevitabile senso di malinconia. Perché, checché se ne dica, i tifosi azzurri non hanno mai realmente digerito la partenza, destinazione PSG prima ed Hebei Fortune poi, di uno dei simboli della rinascita, della crescita e, indirettamente, della definitiva esplosione partenopea nel calcio italiano che conta. Il senso di tristezza, inoltre, non può far altro che crescere se si pensa che, poco prima dell’approdo nella compagine cinese, il Pocho è stato molto vicino a vestire nuovamente la casacca azzurra, quella casacca che, a prescindere dall’evolversi della propria carriera, non ha mai realmente abbandonato o dimenticato.
Quindi auguri Ezequiel, tanti auguri di vero cuore, perché probabilmente Napoli non avrà lo charme di Parigi e non avrà la disponibilità economica di Qinhuangdao, ma può vantare il grande affetto ed il piacevole ricordo verso chi, a quella 22, non ha mai realmente rinunciato.