Pisacane: “Giocavo a calcio per le strada di Napoli, ora la Serie A. La mia storia come esempio”

Dai Quartieri Spagnoli alla Serie A, sempre con Napoli nel cuore. La storia di Fabio Pisacane, difensore del Cagliari, è una di quelle che vale la pena ascoltare e che fanno ancora bene al calcio.

31 anni e tanti problemi fisici lasciati alle spalle, domani per la prima volta giocherà al San Paolo e sarà per lui un’emozione speciale. Ne ha parlato in una lunga intervista al quotidiano La Gazzetta dello Sport:

“La mia Napoli? Partitelle in strada fino a tardi a Largo Baracche, i pali fatti con le maglie. Con il caldo ci spostavamo in Galleria Umberto, papà veniva a prendermi ma io non volevo mai smettere.

Il mio quartiere non era facile e non lo è stata nemmeno la mia infanzia ma devo ringraziare il calcio se sono riuscito ad evitare certi contesti, certe dinamiche. Spero che la mia storia possa essere d’esempio: Napoli non è solo quello che la gente vede in superficie.

Duello Made in Naples con Insigne? Lo conosco, lo apprezzo molto. L’andata e la ricordo ancora, io marcavo Callejon e la sentivamo molto: perdere 5-0 in casa ci ha fatto male. Stavolta vogliamo rimediare a quella figuraccia.

Cattivi rapporti tra le tifoserie? Io sono ospite a Cagliari, non mi permetto di entrare in queste dinamiche ma dico solo che per me il calcio deve unire. Un giorno mi piacerebbe vedere tifosi di Cagliari e Napoli girare mano nella mano, come mio figlio all’asilo con i suoi compagni cagliaritani.

Il Napoli gioca il più bel calcio d’Italia, Sarri è un maestro. Ha portato aria nuova in Serie A.

Ultima volta al San Paolo? Ero con la mia ragazza, che poi sarebbe diventata mia moglie. Che partita era? Napoli-Cagliari 0-2, segnarono Matri e Foggia…”

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