Prima l’insensata squalifica, quindi la revoca di quest’ultima ed infine la vittoria personale. E’ stata senza ombra di dubbio una settimana ricca di agitazione e rabbia per il centrocampista del Pescara Sulley Muntari, vittima di insulti razzisti che, nel corso dell’ultima gar
In un’intervista concessa a FIFpro, il calciatore ha raccontato i giorni turbolenti che, inevitabilmente, hanno caratterizzato quest’ultima settimana, prima della revoca della squalifica da parte della FIGC: “E’ una vittoria importante, il messaggio è che non c’è posto per il razzismo nel calcio e nella società in generale. Finalmente sono stato ascoltato. Gli ultimi giorni sono stati molto duri per me, ero arrabbiato e mi sono sentito isolato. Sono stato trattato come un criminale, punito nonostante fossi vittima del razzismo. Spero che questa vicenda contribuisca ad evitare che altri calciatori possano soffrire casi del genere e che segni un punto di svolta in Italia, oltre che mostrare al mondo quanto sia importante difendere i propri diritti”.
Articolo modificato 6 Mag 2017 - 15:19