Mihajlovic: “Il Napoli è la squadra più bella, ma non imbattibile. Io squalificato dopo essere stato chiamato zingaro di m***a, mentre gli altri…”

Il tecnico del Torino Sinisa Mihajlovic ha parlato nella consueta conferenza stampa alla vigilia di Torino-Napoli. Queste le parole dell’allenatore serbo, raccolte ed evidenziate dalla redazione di SpazioNapoli.

Napoli squadra più bella, ma non imbattibile. Dopo aver affrontato la squadra più forte ci aspetta quella più bella. Quest’anno solo il Napoli ci ha preso a pallonate; gli azzurri però non sono imbattibili, concedono occasioni e noi dobbiamo proteggere il nostro stadio. Prima di ogni partita studiamo le caratteristiche degli avversari, per battere gli azzurri dovremo essere corti e compatti. Vorrei che i miei calciatori dimostrassero che sono un gruppo forte. Devono dimostrare che non serve un allenatore che gli urla dove mettere le palle, che non servo io per avere lo stesso atteggiamento”.

Chiudere al meglio la stagione. “Vogliamo chiudere questa stagione facendo dei punti, in maniera da costruire al meglio la prossima. A parte qualche partita, direi che i tifosi possono riconoscere che abbiamo onorato la storia e la maglia del Torino. Se rinforziamo qualche reparto possiamo fare anche meglio. Con la Juve serviva un pizzico di furbizia; con i punti persi potevamo stare a 58 punti e lottare per le coppe. Ci deve servire come monito per non mollare mai”.

Fiero di essere serbo. Ho sbagliato allo Stadium, ma non ho insultato gli arbitri: sono stato multato e squalificato. Mi chiedo però come mai gli insulti dei tifosi della Juventus non vengano sanzionati. Io sono serbo e ne sono orgoglioso: e se ciò significa essere zingaro, sono fiero di essere zingaro. Non credo che gli italiani che mi hanno insultato possano dire lo stesso. Ne ho presi di insulti, ma quel che è peggio è l’indifferenza. Queste cose però a me motivano, mi tirano fuori qualcosa in più. Ricorso? No, non lo faremo. Io dico sempre quello che penso, ma io faccio sempre esami di coscienza e la mia è pulitissima. Invece tanti parlano e poi non pagano, ma non mi riferisco ad Allegri o ad altri. Io sono orgoglioso di essere un serbo ed uno zingaro di merda, ma sono fiero di vivere qui in Italia. Quel che conta per me è potermi guardare allo specchio, non so se altri possono dire lo stesso”.

Belotti. “È un ragazzo molto generoso che non si risparmia mai, è un vero piacere vederlo allenarsi. Dopo tre giorni di ritiro gli dissi che era il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere. Adesso è più presente con la testa, ma non deve farsi ossessionare dalla classifica marcatori. Qualora arrivasse un’offerta per lui vedremo, ma c’è bisogno di fissare un limite temporale: non ha senso venderlo il 30 agosto. Conosco il ‘Gallo’ e so che non è quel tipo di persona. Parleremo e fisseremo una data oltre la quale la clausola non sarà più valida e non si accetteranno offerte”.

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