L’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, ha parlato nella conferenza stampa post partita del match vinto 5-0 dai partenopei contro il Torino. Queste le parole del tecnico azzurro:
“Oggi il Torino è andato sotto dopo pochi minuti e la partita gli si è messa un po’ in salita. In campo c’erano delle condizioni di disagio e di difficoltà e, dopo il terzo goal, probabilmente lo spirito di sofferenza di chi aveva obiettivi più tangibili era più grande rispetto agli avversari, ma questo è quasi inevitabile in queste situazioni. Se la partita continuava sull’1-0 il finale sarebbe stato di sofferenza per noi sicuramente, mentre arrotondando il risultato è chiaro che la differenza di motivazioni è venuta fuori, soprattutto in una giornata come questa”.
“La mia scorsa conferenza stampa è iniziata con un ringraziamento al presidente, perchè tra tanti che mi facevano i complimenti ad Empoli lui è stato l’unico che ha avuto il coraggio di prendermi. Di questo ne sono grato, ieri, oggi e domani. Poi ho espresso un mio obiettivo individuale per il futuro, che può essere anche remotissimo, cioè che il prossimo contratto che farò lo vorrei fare consistente per un ringraziamento alla mia famiglia, alla quale ho fatto mancare tutto per tanti anni, per arrivare a questi livelli. Mi sembra giusto ripagare la mia famiglia in qualche modo. Questo è un mio obiettivo personale sul quale nessuno può sindacare. Io non ho chiesto un contratto nuovo al Napoli, ho solo parlato del prossimo contratto che farò. E’ un mio obiettivo personale ed essendo personale mi farebbe piacere che nessuno ci mettesse bocca. Io non ho detto assolutamente di pretendere il contratto nuovo dal Napoli. Il presidente è così, spesso si arrabbia e parte. Io ho il contratto, se lui ritiene opportuno chiamarmi, vado, se non lo ritiene opportuno, non vado. Il mio obiettivo per il prossimo contratto rimane lo stesso (ride, ndr)”.
“Noi pronti a fare male? Si, ma mi sembra anche che gli altri scherzano poco (riferito alla Juventus, ndr). Fanno 100 punti l’anno e quindi le qualità enormi le devono avere, altrimenti non è possibile fare sei anni consecutivi su questi livelli e con questi punteggi straordinari. Noi siamo contenti di quello che stiamo facendo e soprattutto siamo contenti che questa squadra lascia ancora una sensazione di essere in crescita, quindi questo ci da gusto, soddisfazione e motivazioni per ora e per il futuro”.
“Mi hanno detto che il centro sportivo che stanno facendo a Filadelfia è molto bello. Ho dei collaboratori che dopo mi faranno vedere delle foto. Visita a Superga? Si l’ho fatta, perchè venire a Torino in questo mese, ha quasi come obbligo andare a dare un tributo a degli eroi, a dei grandi. E’ stata una squadra straordinaria. Per un uomo di sport, visitare Superga è un obbligo morale, soprattutto in questo mese. E’ doveroso rendere omaggio a dei giganti di questo tipo“.
Articolo modificato 14 Mag 2017 - 21:24