Maurizio Pistocchi, giornalista sportivo di Mediaset Premium, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc, durante Si Gonfia la Rete, e ha rilasciato delle importanti dichiarazioni in merito alla vicenda Sarri-De Laurentiis. Queste le sue parole:
“Sarri non è stato contento delle critiche ricevute da De Laurentiis dopo la partita contro il Real Madrid. Sarri ritiene che sono state critiche ingiuste e soprattutto intempestive e a mio modo di vedere ha ragione. Lui pensa, anche, che per migliorare questa squadra sia importante crescere dal punto di vista della politica sportiva, migliorare l’organizzazione del club, migliorare le strutture sportive e migliorare l’area scouting, con competenze sportive annesse. Ha detto più volte che, per migliorare ulteriormente questa squadra, bisognerebbe prendere giocatori che valgono tanto, o comprandoli ma valgono tanto ed il Napoli non ha i soldi per poterlo fare o andandoli a scoprire prima che diventino giocatori da centinaia di milioni di euro”.
“Sarri guadagna meno di tecnici che valgono neanche un terzo di lui. In Italia Allegri prende 5 milioni, poi Mancini con 4.5 milioni, Montella con 2.2 milioni e poi Mihajlovic e Paulo Sousa con 1.5 milioni. Detto questo, visto che Sarri prende 1.4 milioni di euro, è ovvio che un allenatore, che ha rivalutato giocatori, ha portato Higuaìn ad un grande valore con una cessione record, ha fatto vedere cosa vuol dire saper lavorare ed essere un allenatore di grandissimo livello, si aspetti dal suo club un discorso economico all’altezza dei citati prima a livello di ingaggi. Non è un problema solamente di arricchimento. Aurelio De Laurentiis ha la possibilità di tagliare la testa al toro e risolvere il problema in cinque minuti: andare da Sarri e dirgli di vedersi il 30 giugno e rifare il contratto. E’ giusto che questo sia fatto, perchè il Napoli gioca un calcio diverso dal resto d’Italia. Vedi il Napoli e vedi uno sport, vedi le altre squadre e ne vedi un altro. Sarri, una gratificazione di questo tipo, non se la merita, se la stramerita”.
“I contratti si fanno, ma si adeguano. Le persone non sono tenute a guadagnare sempre la stessa cifra. Nel calcio è la prassi, non è un eccezione: i contratti vengono sempre rivisti, sia dai calciatori che dagli allenatori. Il mio è un discorso meritocratico. Con quello che ci ha fatto vedere Maurizio Sarri, è giusto che lui stia alle spalle di allenatori che non valgono un terzo di lui? No. Non è meritocrazia, è una penalizzazione“.
“Maurizio Sarri è un allenatore che vogliono tutti. L’anno scorso era stato sottovalutato e, ancora oggi, viene sottovalutato dalla stampa italiana. E’ un allenatore che piace a tutti. Il Milan si è pentito di non averlo preso, l’Inter lo vorrebbe, la Roma ci pensa. Chi guarda Sarri lo vorrebbe, perchè è l’unico allenatore che fa vedere un calcio diverso dal generale. Chi guarda il nostro campionato è attratto da Sarri. Allora qual è l’interesse del Napoli e dei napoletani? Avere una squadra competitiva, una squadra che riempie gli stadi, valorizzare la rosa ed ottenere dei risultati. Chi meglio di Maurizio Sarri? E’ un puro discorso di prospettive”.