“Ciao Dries, posso darti un REGALO?”, quello che succede sorprende anche MERTENS!

Ciao Dries, posso farti un regalo?“. Comincia così questa storia di un tifoso del Napoli che ha realizzato un suo piccolo sogno, ovvero incontrare il suo beniamino: Dries Mertens. Il tutto assume un contorno assolutamente particolare a causa delle motivazioni che hanno spinto Mimmo, il giovane tifoso napoletano protagonista di questa avventura, a voler incontrare a tutti  i costi l’attaccante belga. La redazione di SpazioNapoli ha così deciso di raccontarvi questa storia colma di tifo, sostegno e passione.

Eh già, perché spesso sentiamo parlare di tifosi che chiedono gesti, firme, foto, oppure la maglia in regalo ai propri idoli. Ci sta, fa parte del gioco e dell’essere tifoso custodire come un prezioso cimelio qualcosa “regalato” da un calciatore. Però questa volta no. Questa volta è successo l’esatto opposto: il regalo l’ha fatto il tifoso a Mertens. Il centravanti azzurro ha infatti festeggiato il suo 30° compleanno lo scorso 6 maggio, un giorno speciale per chi vede nel folletto belga un esempio da seguire, che nonostante non sia napoletano è riuscito ad integrarsi alla perfezione con il popolo di questa terra. Fare un semplice regalo è un gesto d’affetto, che però testimonia l’enorme attaccamento a Mertens per l’amore che ha saputo regalare in questi anni ai tifosi, oltre alle sue indiscusse doti calcistiche.

Dunque Mimmo prepara tutto. Tre regali confezionati in una grossa busta gialla. Resta un solo problema da risolvere: come effettuare la consegna? Già, la parte più complessa è proprio quella di avvicinare Dries. Il giovane tifoso quindi si informa, chiede in giro. Gli arriva la voce che ogni tanto qualche calciatore, una volta terminati gli allenamenti in quel di Castel Volturno, si ferma a scattare qualche selfie con i bambini e a firmare autografi. A quel punto arriva l’idea: attendere il passaggio di Mertens e sperare che il belga si fermi.

Il 4 maggio il Napoli si allenava di pomeriggio, “forse ho più possibilità di riuscire ad incontrarlo” – pensa Mimmo. E allora si reca all’esterno del blindatissimo centro sportivo del Napoli, sperando che la dea bendata gli sorrida. Il tempo passa, i calciatori iniziano ad uscire e sfrecciano via, ma di Mertens nemmeno l’ombra. Dopo quasi due ore d’attesa eccolo sbucare: “È proprio lui, è Dries!” – esclamano i pochi tifosi presenti. Anche Mimmo è lì, pronto ad omaggiare il suo campione preferito. Per fargli sapere che in città Mertens non è solo più un calciatore, ma ormai si sta ergendo a simbolo. Mertens si avvicina, il sogno è ormai ad un passo. Peccato che il funambolo belga faccia un cenno ai tifosi dai vetri scuri della sua auto, quasi come se stesse dicendo ‘sarà per la prossima volta‘, e sfrecci via.

Una delusione che però non demorde Mimmo: “Ci riproverò, incontrarlo è il mio sogno“. Il compleanno di Mertens è ormai passato, il belga ha anche rifilato una doppietta al Cagliari in campionato. Però quel regalo, seppur con qualche giorno di ritardo, va consegnato. E allora ci riprova: il 12 maggio il Napoli si allena ancora di pomeriggio, “Questa sarà la volta buona“. E invece proprio in quel pomeriggio i calciatori azzurri avevano organizzato una braciata all’interno del centro sportivo di Castel Volturno, cosa che li ha trattenuti fino a tarda sera. Il lavoro chiama e quindi Mimmo deve desistere anche questa volta. Le speranze lo abbandonano. Gli impegni e il campionato ormai agli sgoccioli non favoriscono l’incontro e la consegna del regalo. Però, proprio quando ormai le speranze sembrano perse, la vita sa regalarci sorprendenti momenti di felicità.

Proviamoci un’ultima volta. O la va, o la spacca“. Mimmo chiede anche un permesso al lavoro e nella giornata di ieri già dalle 16 era lì, sotto il cocente Sole di Castel Volturno insieme ad un’altra ventina di persone. Sono ormai le 18, ma dal centro sportivo ancora nessuno è venuto fuori. Ad allietare l’attesa dei supporters azzurri c’è un cane, presumibilmente abbandonato poco più avanti da padroni senza cuore, in cerca di acqua e cibo. Ha gli occhioni colmi d’amore e il viso affaticato, però la voglia di giocare con i bambini presenti è immensa. Si fa rincorrere, accarezzare. Una signora poi lo disseta con una bottiglia d’acqua che aveva in macchina e gli lascia un pacco di salatini da mangiare, che vengono immediatamente polverizzati dal cucciolone in pochi istanti. Dopodiché iniziano i primi movimenti dal centro sportivo: il primo ad uscire è Strinic, che va via. Poi subito dopo Rog, e Giaccherini. L’esterno ex Bologna, dimostrando ancora una volta la sua generosità, non sa resistere al richiamo di una decina di bambini che sul ciglio della strada chiedono qualche autografo. Lui accosta l’auto e acconsente alla richiesta. Tanta felicità nel volto di questi piccoli tifosi, ci scappa anche qualche selfie con i genitori che li hanno accompagnati. Lo stesso Mimmo non sa resistere alla tentazione, perché ‘Un calciatore del Napoli è sempre n calciatore del Napoli’. Intanto il nostro tifoso ha preparato un cartello con su scritto “Stop Dries“, da piazzare davanti l’auto del belga nella speranza che questi si fermi.

A ruota escono tutti i calciatori, anche Rafael e Ghoulam si fermano per una sessione di autografi. Sono ormai le 19 passate, eppure Mertens ancora non è uscito. Lo sconforto inizia a prendere il sopravvento. Serpeggia la voce che forse Dries sia già uscito. “Anche l’ultimo tentativo è fallito” – pensa ormai Mimmo. Poi arriva la svolta: l’ultima auto varca i cancelli del centro sportivo. “Deve essere per forza lui!“, gridano i presenti. Auto scura, occhiali da Sole, ma sagoma estremamente riconoscibile: si tratta proprio di Mertens! Tutti lo acclamano e il belga non sa resistere al richiamo della sua gente. Mertens accosta, il sogno di Mimmo è ormai realtà. Prima, però, spazio ai bambini. Giusto così. Anche la generosa signora che ha rifocillato il cagnolino poco prima riceve il suo premio: foto con Dries. Peccato che nella foga avesse dimenticato il cellulare in macchina. “E come ce la facciamo la foto?“, chiede un divertito Mertens. Tutto si risolve per fortuna. La foto la scatta un ragazzo con il suo cellulare e poi la passa su WhatsApp.

Poi il momento agognato per settimane, la consegna del regalo da parte di Mimmo: “Ciao Dries, posso darti un regalo? Questo è per il tuo compleanno anche se un po’ in ritardo, spero ti piaccia“. Mertens resta un attimo interdetto: “Ma è per me? Davvero? Grazie mille!“. Il volto del belga è un misto tra sorpresa e felicità. Emozioni che solo i tifosi del Napoli sanno trasmettere. Gesti che solo i tifosi azzurri sono in grado di realizzare. Non può mancare la consueta foto ricordo. “Non ci credo, ce l’ho fatta! – continua ad esclamare Mimmo con una lacrima che quasi cli scende sul viso -. Ho realizzato il mio sogno“. Eppure siamo certi che alla fine lo stesso Mertens, al termine di questa giornata, avrà realizzato il suo sogno. Avrà capito, ancora una volta, che l’amore incondizionato del popolo napoletano non ha prezzo, né uguali.

Resta soltanto un dettaglio da svelare. Già, perché qualcuno si starà chiedendo ‘Ma cosa c’era poi nella famosa busta gialla di Mimmo?‘. Tre regali, ognuno con un suo significato particolare. Il primo è un quadro raffigurante una foto pubblicata mesi fa dallo stesso Mertens su Instagram. Poi il CD di ‘Napule è‘ del grande Pino Daniele, artista di cui il belga è grande fan. E infine una toccante lettera che avrà sicuramente raggiunto il cuore di Mertens. Eccone alcuni stralci:

Vedi Napoli e poi muori.
Questa è la frase che in molti utilizzano, ma di cui in pochi ne conoscono il significato. E tra quei pochi ci sei tu.
Ciao Dries, mi chiamo Mimmo, sono un tifoso del Napoli, ma soprattutto un tuo grande fan. Se stai leggendo questa lettera, probabilmente sono riuscito nel mio intento: quello di arrivare a te.
Per me sei un sogno da inseguire. Pensa che spesso hai frequentato luoghi che frequento anche io, ma non ho mai avuto la fortuna di vederti. Ogni settimana proponevo ai miei amici di uscire ed andare nei luoghi che solitamente frequenti. Ma loro, più furbi di me, capivano che il mio intento era quello di incontrarti.
Hai presente quando un bambino capriccioso desidera un giocattolo che non può avere? Bene, io mi sento così. Sei me per un sogno irraggiungibile.
Ti seguo da quando hai messo piede a Napoli nell’esordio con il Bologna, e da quel momento è iniziato tutto. Prima seguivo il Napoli perché è la mia squadra del cuore, ma adesso ho un motivo in più per farlo: tu. E grazie, perché se in molti hanno vissuto nel “mito di Maradona”, io sto vivendo “il mito di Mertens”.
So che è difficile ma continuo a sperarci. Perché se in tanti dicono: “Vedi Napoli e poi muori”, io dico: “Vedi Mertens e poi muori”. Tanti auguri Dries, e ricorda che Napoli ti ama“.

Siamo certi che emozioni simili, e avventure come queste, vengano vissute anche da calciatori che hanno scelto di emigrare in squadre ben più titolate di quella azzurra. O forse no…

QUESTE LE FOTO DEI REGALI NEL DETTAGLIO:

RIPRODUZIONE RISERVATA
Pasquale Giacometti

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