Dopo l’indecoroso comportamento dei tifosi della Sampdoria nell’ultima gara di campionato, che li ha visti
sconfitti per 4-2 dal Napoli, i supporters blucerchiati non accettano le accuse e le critiche di Lorenzo Insigne, Maurizio Sarri e del sindaco partenopeo, rendendo pubblico un comunicato firmato dalla Federazione dei Clubs Blucerchiati
Al Sig. Insigne, che nell’intervallo tra primo e secondo tempo sottolineava con grandissima umiltà che insultando lui insultiamo un’intera città, vorremmo ricordare che Reina è stato preso di mira dai fischi di tutto lo stadio per la simulazione – grande gesto di sportività e lealtà – che portò al l’espulsione del nostro Silvestre nella gara di andata al San Paolo. Sicuramente un episodio che il buon Insigne non ricordava; i Sampdoriani presenti allo stadio lo ricordavano molto, molto bene. Lo stesso Insigne, paladino della propria città, dopo la marcatura del 2-0 ha esultato con la mano all’orecchio sotto la gradinata Sud. Un gesto di altissima levatura morale in difesa del proprio compagno Reina, che doveva essere da noi accolto con gli applausi di tutto lo stadio (dopo che la settimana precedente Muriel è stato espulso e aggredito per qualcosa di molto simile). Chiediamo scusa fin da ora se la reazione è stata differente.
Infine, ed è questo il motivo principale per cui scriviamo, è sceso in campo anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, definendo squallido quanto avvenuto al Ferraris, in contrapposizione con la squadra azzurra definita “esempio di sportività ed etica”. Caro De Magistris: simulazioni, provocazioni ad una gradinata, sceneggiate da vittime sicuramente sono i tuoi esempi di sportività ed etica, certamente non i nostri. Ciò che per voi sono razzismo e squallore, nel resto d’Italia sono sfottò e rivalità.
Sciacquatevi la bocca prima di parlare della tifoseria Blucerchiata.
Federclubs
Articolo modificato 30 Mag 2017 - 17:37