Il Napoli ha bloccato Alejandro Berenguer dall’Osasuna, e questa pare essere una certezza. Al momento però dalla Spagna sono in attesa di capire cosa uscirà fuori dal vertice tra De Laurentiis, Giuntoli e Sarri e se i partenopei effettivamente procederanno con l’acquisto del giocatore. Ma farebbe davvero al caso degli azzurri? Ora cercheremo di capirlo.
Nato e cresciuto a Pamplona, il ragazzo classe ’95 ha fin dalle giovanili militato sempre e solo nell’Osasuna. E’ principalmente un’ala che può giocare sia a destra che a sinistra, indietreggia di parecchi metri di campo all’occorrenza fino ad occupare la linea arretrata. In rare occasioni ha agito anche da seconda punta.
Nella seconda squadra del club dal 2011/2012, fa il debutto tra i “grandi” solamente nella stagione 2014/2015 quando Los Rojillos militano nella Segunda División spagnola. In quella successiva diventa un perno fondamentale e conquista i play-off per la Liga con il club della sua città. La massima divisione è però meno semplice del previsto e la retrocessione dopo appena una stagione lo dimostra. Alejandro, o per chi lo conosce Alex, però rimane comunque una delle poche gioie, insieme a Sergio Leon e Roberto Torres, di cui si può vantare (anche economicamente) il presidente Luis Iriarte.
2014/2015 Osasuna: 14 presenze (Segunda División)
2015/2016 Osasuna: 39 presenze, 3 goal, 4 assist (Segunda División)
2016/2017 Osasuna: 31 presenze, 2 gol, 7 assist (Liga)
Alto poco più di un metro e settanta, è il classico fantasista che fa dell’agilità e della velocità i suoi miglior pregi. Dotato quindi anche di una discreta tecnica e bravo nei dribbling, pecca un po’, per il ruolo ricoperto, nella finalizzazione. Ad attenuare però questo difetto, che è sicuramente migliorabile, c’è la capacità di calciare con entrambi i piedi.
In questo Napoli sicuramente potrebbe, date le sue caratteristiche, fare il sostituto di Callejon. Al momento però non aumenterebbe quella che è la qualità della rosa e di sicuro non riuscirebbe a ritagliarsi gran spazio, un po’ come successo a Giaccherini. E’ sicuro che, a differenza dell’ex Sunderland, mostra grandi margini di miglioramento data anche la giovane età.
Ciò ci porta a dire che, se l’interesse è veramente forte, si potrebbe sì prendere ma gestendolo diversamente. Per essere più chiari: una volta acquistato andrebbe girato in prestito ad una società di Serie A che gli permettesse di esprimersi con quella continuità e serenità che serve ad un giovane come lui.
I profili già pronti ad adempire al ruolo di vice Callejon sono ben altri e, tra quelli circolati nell’ambiente azzurro, in primis portano i nomi di Adam Ounas, Tomas Foket e Samu Castillejo.
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