Pepe Reina: il suo futuro è un enigma, ma appare sempre più lontano dall’ombra del Vesuvio. Un suo eventuale addio, comunque, non cancellerebbe tutto ciò che di buono è stato fatto dal portiere iberico, esempio da seguire dentro e fuori dal campo, sempre fedele ai colori azzurri, al popolo partenopeo e ai suoi sani principi.
Non si sa ancora, di per certo, quale sarà la sua futura destinazione. Un luogo, una maglia che, comunque, lo allontanerà solo fisicamente, ma mai con il cuore, da Napoli. I media, ravvisano una certa insistenza da parte del Newcastle di chiudere l’operazione per l’estremo difensore iberico, dopo aver avviato già da qualche settimana i contatti con il club di Aurelio De Laurentiis. Reina raggiungerebbe, così, Rafa Benitez, un tecnico che gli ha dato molto e a cui lui ha dato tanto, fondamentale per la sua crescita professionale.
Adesso la scelta spetta a lui: in poche parole, gli azzurri gli avrebbero dato il via libera, ma gli avrebbero anche concesso la libertà di scegliere se partire adesso o al tramonto della prossima stagione. La possibilità di sentire ancora la musichetta della Champions nelle partite casalinghe, al San Paolo, lo stuzzica. Anche perché la prossima annata, così come preannunciato dalla società, che sta lavorando per rafforzare la rosa al punto giusto, dovrebbe essere quella decisiva. Quella in cui si dovrà coniugare soltanto il verbo vincere.
L’ex Liverpool potrebbe, alla fine, decidere di immergersi sin da subito in una nuova esperienza. Allora, è più possibile che vada all’estero. Egli, infatti, ha spiegato di non voler vestire altra maglia, in Italia, al di fuori di quella del Napoli. Un grande segno di appartenenza. Se ciò dovesse succedere, sarebbe davvero ingeneroso, da parte di alcuni tifosi, “salutarlo” con un eccesso di critiche certamente evitabili per un uomo che non ha mai alzato la voce negli spogliatoi e ha sempre operato per il bene della squadra. Per amore.
Anche il Corriere del Mezzogiorno sta dalla parte di Reina: “Se una squadra come il Napoli viene giustamente esaltata per il record di punti, per il gioco spettacolare, ci saranno stati anche i meriti di Pepe Reina. Al San Paolo salvò il risultato contro l’Inter e all’Olimpico contro la Roma nei minuti finali fu l’autore di un miracolo. Sono solo due esempi, i più eclatanti. Che sarebbe giusto ricordare. Reina, ha detto ieri Insigne dal ritiro della Nazionale, per noi è fondamentale. Un bel tributo. Forse sarebbe giusto che la città alla quale Pepe, più di altri suoi compagni, ha fato amicizia e affetto, fosse meno ingenerosa. E chiudesse, semmai, la storia con un abbraccio d’addio. O almeno un grazie. Comunque”.
Certo, sicuramente il classe 1982 non è privo di colpe e in certe situazioni di gioco, si può dire che non sia stato proprio impeccabile. Ma ha anche tolto in svariate occasioni le castagne dal fuoco alla squadra. Lo è stato, invece, dal punto di vista umano. E gente come lui, merita solo il bene.
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